Italia-Russia: oggi Berlusconi a Mosca, rapporti ai massimi

Mosca, 6 apr. (Apcom-Nuova Europa) – Nel segno di “rapporti
economici ai massimi storici” inizia oggi a Mosca la visita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, culmine politico
della super-missione imprenditoriale sotto l’egida di
Confindustria, Ice e Abi. Il capo di governo si tratterrà nella
capitale russa fino a martedì – ha reso noto nei giorni scorsi il Cremlino – quando incontrerà il Presidente della Federazione Russa Dmitri Medvedev. Già da oggi però con Vladimir Putin,

collega premier e ‘amico’ di lunga data, inizia un fitto programma che si concluderà, pare, all’aeroporto Vnukovo-2: Berlusconi e Putin ai comandi del Superjet-100, il velivolo regionale sviluppato da Alenia Areonautica (Finmeccanica) e la russa Sukhoi. Con un’immagine da ricordare, dopo lo scatto al G20 che ha appena immortalato un Berlusconi sorridente, mentre abbraccia il leader del Cremlino Medvedev e il capo della casa Bianca Barack Obama, a suggello della volontà di mediazione per il disgelo tra Mosca e Washington.

La missione è chiaramente focalizzata su temi economici. In tale ambito la collaborazione tra Italia e Federazione Russa “ha
raggiunto i massimi storici”, ma “può migliorare ulteriormente”,
ha detto il presidente del Consiglio in un’intervista a Ria
Novosti, rilasciata prima del viaggio. “Sarà ‘la più grande
missione di sistema’ mai organizzata dall’Italia, inserita però
in una lunga tradizione di missioni imprenditoriali italiane in
Russia. Iniziativa organizzata da Confindustria, “alla quale
partecipano 800 soggetti economici tra imprese, associazioni di
categoria, consorzi ed enti italiani”. A dimostrazione non che vi “sono particolari problemi da risolvere. Ma che la collaborazione economica tra Italia e Federazione Russa, che ha raggiunto i massimi storici, puo’ migliorare ulteriormente”.

Per Berlusconi la missione rappresenta un “messaggio
assolutamente positivo. Basti pensare – ha fatto notare – che
l’interscambio commerciale in valore assoluto è passato nel 2008
da 23,9 a 26,5 miliardi di euro, con un aumento dell’11 per cento rispetto al 2007. Il ritmo della crescita, ovviamente, ha
risentito nella seconda metà dell’anno della generale crisi
finanziaria. Ma è significativo che il valore delle nostre
esportazioni (10,5 miliardi di euro) ha fatto segnare un aumento
del 9,3 rispetto all’anno precedente, mentre quelle verso altri
mercati europei hanno fatto registrare il segno negativo”.

Ovviamente l’energia non può passare in secondo piano. Non a
caso giovedì scorso il numero uno di Eni, Paolo Scaroni è volato a Mosca per incontrare nel quartier generale di Gazprom il suo omologo Aleksei Miller. Si è parlato di “progressi” compiuti nel progetto South Stream e dei rapporti tra Mosca e Kiev per il passaggio delle forniture. Ma un vero tema ‘caldo’ per il colosso dell’oro blu è l’opzione d’acquisto su asset un tempo appartenuti alla major petrolifera Yukos e rilevati da Eni e Enel nel 2007. In particolare Gazprom può acquistare il 20% di GazpromNeft, entro aprile. Nonchè il 51% di Severenergia, per un totale di 5,5 miliardi di dollari. Un affare colossale, che la crisi aveva corredato di voci di un possibile passo indietro dell’Aquila Bicipite. Ma che la visita di Berlusconi potrebbe risolvere brillantemente.

Circa il 70 per cento delle nostre importazioni dalla Russia è costituito da gas e petrolio, sottolineava il premier a Ria.
“L’aspetto interessante della missione è che sarà estesa a realtà economiche lontane da Mosca e ad altre regioni, tra cui San Pietroburgo, Ekaterinburg, Krasnodar e Novosibirsk. In
conclusione, la Russia e’ per l’Italia un partner strategico
imprescindibile, politicamente ed economicamente. La nostra è
un’amicizia a tutto campo”.

In particolare si prevedono – secondo fonti di Apcom – intese per la cooperazione nel settore delle comunicazioni tra i
Ministeri italiano dello Sviluppo Economico e russo delle
Comunicazioni, dell’efficienza energetica e delle fonti
rinnovabili tra Sviluppo Economico e ministero russo
dell’Energia, più una serie di accordi tra gruppi ed imprese
strategiche. Tra i player a siglare Finmeccanica, Eni, Transneft, Rosneft, Strojtransgaz, Inter RAO EES, Zarubezhneft, Enipower, Rostekhnologii, Ferrovie Russe; è previsto inoltre un accordo tra ‘Unione Russa Imprenditori ed Industriali’ e Confindustria. E tra Vneshekonombank e SACE due ulteriori intese: la prima per linee di credito concesse da banche straniere alla Vneshekonombank; la seconda per la realizzazione di uno schema di finanziamento per la vendita del Superjet 100 sul mercato internazionale.

Cgi

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