Bruxelles, 12 ago. (Ap) – E’ una verità conosciuta universalmente che un romanzo di Jane Austen in possesso di una dose aggiuntiva di ‘splatter’ sarà un sicuro successo editoriale. E’ questa la conclusione a cui sono giunti gli editori dopo il successo di ‘Orgoglio e pregiudizio e zombies’, una improbabile opera letteraria creata aggiungendo un pizzico di “elementi zombie ultraviolenti” alle storie d’amore classiche di Jane Austen. ‘Zombies’, composto da un 85% di testo originale di Jane Austen e da un 15% di sangue fresco e interiora, è diventato un successo editoriale appena è stato pubblicato all’inizio dell’anno, con 750.000 copie in stampa. C’è già un film in cantiere. E ha generato un mostro, oppure, più precisamente, una serie di mostruosi miscugli letterari.
Il mese prossimo la casa editrice di ‘Zombies’, la Quirk Books, pubblicherà ‘Ragione e sentimento e mostri marini’, che aggiunge crostacei giganti e polipi rampicanti alle storie d’amore di Jane Austen. Questa settimana un altro editore ha lanciato sul mercato “Mister Darcy, Vampiro”, un sequel soprannaturale che ritrae il compassato protagonista di ‘Orgoglio e pregiudizio’ come un succhiatore di sangue impenitente. E entro fine anno i fan potranno dilettarsi con ‘Jane bites back’, letteralmente ‘Jane morde a sua volta’, in cui la scrittrice stessa sviluppa una passione per il sangue.
La sorpresa è che anche i puristi dell’opera di Jane Austen ammettono una certa ammirazione per il concetto di ‘Zombies’. “In termini editoriali, è un’idea brillante”, secondo Claire Harman, professore alla Columbia University e autrice di ‘La Fama di Jane: Come Jane Austen ha conquistato il mondo’. “Perché ho passato tre anni a scrivere un saggio su Austen? Perché non ho pensato direttamente a questo?”
Il direttore editoriale di Quirk Books, Jason Rekulak, ha dichiarato di essere stato ispirato dall’ondata, scatenata da Internet, di “violazione creativa del copyright”, legata ai miscugli di video e di musica che uniscono generi e stili con un effetto comico o drammatico a seconda dei casi. E ha fatto una lista di libri classici i cui diritti d’autore sono decaduti e che sono quindi pronti per essere saccheggiati, da ‘Moby Dick’ di Herman Melville a ‘Grandi Speranze’ di Charles Dickens.
“Poi ho fatto una lista di cose che possono arricchire questi romanzi, ossia robots, ninja, zombie”, ha spiegato Rekulak, ammettendo: “Appena ho fatto il collegamento tra ‘Orgoglio e pregiudizio’ e gli zombies, ho capito di avere in mano un grande titolo”. Ed è proprio il titolo ad essere all’origine del successo di ‘Orgoglio e pregiudizio e zombies’, che in sé mantiene buona parte della trama di Austen – ossia giovani donne che incontrano giovani uomini, ragazze che odiano ragazzi, ragazze che vengono conquistate dal bell’aspetto e dalla ricchezza di un ragazzo – con l’aggiunta di una buona dose di violenza zombie da parte dello scrittore americano Seth Grahame-Smith.
“Zombies” e i suoi epigoni sono solo l’ultimo prodotto dell’inarrestabile industria legata a Jane Austen. La scrittrice ha prodotto solo sei romanzi prima di morire all’età di 41 anni nel 1817, ma la sua opera è stata costantemente ripresa, sia nella cosiddetta ‘chick-lit’, ossia la letteratura destinata prevalentemente alle donne, con romanzi come ‘The Jane Austen Book Club’, o con la serie televisiva ‘Lost in Austen’, o con il film di Bollywood ‘Matrimoni e pregiudizi’. Ci sono libri su qualunque argomento, dal ‘Manuale di Jane Austen sulle buone maniere’ a ‘Fare giardinaggio con Jane Austen’, oltre ad una gigantesca comunità online di austenofili.
E’ una svolta notevole per una scrittrice che ha ottenuto un successo limitato da viva e che è stata ampiamente dimenticata dopo la sua morte. Harman, che ha studiato la resurrezione di Austen grazie ad un gruppo di ammiratori del XIX secolo, ha dichiarato che la sua fama mondiale è dovuta in parte al fascino dei suoi romanzi eleganti e pieni di spirito, impreziositi da commenti sulla società, eroine orgogliose e finali romantici. “Poiché ce ne sono solo sei, i lettori ne vogliono di più e ritornino sugli elementi che ha fornito. La gente vuole sguazzare, vuole entrare in un bel bagno caldo e restare a mollo più a lungo”.
Ma in parte il successo di Jane Austen è dovuto, secondo Harman, ad una “sorta di fortuna tecnologica”. L’emergere di internet ha coinciso con un’ondata di adattamenti cinematografici di Jane Austen, tra cui la serie della Bbc del 1995 su ‘Orgoglio e pregiudizio’ e il film di Ang Lee su ‘Ragione e sentimento’, che ha portato nuovi fan all’autrice. Ma questo non spiega la sorprendente affinità tra il mondo di Jane Austen, fatto di carrozze, balli di campagna e vestiti in stile impero, e il soprannaturale.
“C’è più sovrapposizione tra i due mondi di quanto pensassi”, ha spiegato Rekilak, sorpreso di scoprire un enorme numero di fan di Austen alla Comic-Con, la conferenza di San Diego dedicata alla fantascienza e al fantasy. Non è così strano ritrovare echi del fascinoso Darcy nei giovani vampiri della serie ‘Twilight’ o nella serie televisiva ‘True Blood’. Amanda Grange, autore di ‘Mister Darcy, Vampiro’, pubblicato da Sourcebooks, ha dichiarato di aver trovato semplice aggiungere toni cupi e gotici alla storia di Darcy e di Lizzie Bennet. Austen scriveva con le guerre napoleoniche sullo sfondo, in un momento in cui Mary Shelley era alle prese con la creazione di ‘Frankenstein’ e delle prime storie di vampiri.
Come molte altre buone idee editoriali, la moda potrebbe presto diventare fuori controllo. Rekulak sostiene di non riuscire ad evitare le centinaia di consigli che amici e familiari gli inviano per creare nuovi libri, come ad esempio ‘I Fratelli Kara-zombie’. E i prossimi mesi si preannunciano pieni di novità per i cultori del genere: da “La Regina Vittoria: cacciatrice di demoni” a “Il mio nome è Scrooge: una Storia zombie per Natale”.
Negli Stati Uniti, dove ha sede Quirk Books, tutti i libri i cui diritti d’autore risalgono a prima del 1923 sono di pubblico dominio. Per altri libri, i diritti d’autore normalmente scadono pochi decenni dopo la morte dell’autore, ma questo varia da paese a paese.
Se non altro, la moda dimostra la volontà dei lettori e degli scrittori di eliminare il divario tra la cultura pop e quella che prima era considerata arte. Amanda Grande ha dichiarato di aver avuto l’idea delle sue storie qualche anno fa, mentre guardava ‘Buffy’, la serie televisiva su una studentessa della California che lotta contro i demoni. “Ho pensato che se avessi fatto anche solo un episodio di ‘Orgoglio e pregiudizio’, avrebbe funzionato benissimo”, ha spiegato, aggiungendo: “Buffy poteva fare Lizzie e Angel poteva essere Darcy”.
Mar
© riproduzione riservata