Jerago, Ginelli chiude il mandato e si rimette subito in sella

Jerago con Orago Elezioni amministrative, il sindaco Giorgio Ginelli si ricandida. «Avanti con il rinnovamento, mettendo al centro Jerago con Orago e i suoi cittadini». Il biglietto da visita per il bis sarà l’inaugurazione, domenica 11 maggio, dell’opera più attesa, il Centro polispecialistico “Aldo e Cele Daccò”, frutto della donazione da un milione di euro da parte della vedova dell’industriale della ex Liasa, che ha permesso di ristrutturare l’ex presidio Asl della Madonnina, da anni abbandonato, «con un progetto in linea con le nuove politiche regionali di capillarizzazione dell’offerta sanitaria».

Paradossalmente, in un periodo in cui tagli e patto di stabilità stanno riducendo all’osso l’operatività dei Comuni, sono proprio le opere pubbliche il fiore all’occhiello del primo mandato di Giorgio Ginelli. «Abbiamo avuto a che fare con i vincoli del patto di stabilità, entrati in vigore appena dopo il nostro insediamento quando il Comune ha superato la soglia dei 5 mila abitanti e parametrati al periodo 2006-2008 in cui erano state fatte molte opere ricorrendo al debito – racconta Ginelli – così ci siamo dovuti ingegnare e recuperare finanziamenti all’esterno per fare opere, e nel frattempo l’indebitamento del Comune si è dimezzato, da 2,4 a 1,2 milioni».

Oltre al colpaccio dell’ex Madonnina, sono arrivati circa 500 mila euro del bando Inail per la messa in sicurezza delle scuole medie, un milione e mezzo di lavori Anas contro le esondazioni ad Orago, la messa in sicurezza di via San Francesco grazie allo sblocco del patto di stabilità regionale, 180 mila euro di fondi regionali dei distretti del commercio, di cui ben 140 mila per i nostri negozi che hanno potuto migliorare la vitalità del paese. E ancora gli impianti fotovoltaici pubblici a costo zero, così come il wi-fi libero nelle piazze, la casa dell’acqua e l’Adsl. «E poi abbiamo approvato il Pgt, tra i pochi Comuni a farlo entro i termini di legge – ricorda Ginelli – i frutti li vedremo in questi anni, dalla semplificazione burocratica alla riqualificazione delle aree dismesse».

Ora la nuova sfida, ancora con la lista “Jerago e Orago Insieme”, che conferma buona parte della squadra: «Civica al 100%, senza militanti di partito né benedizioni delle segreterie, ma con una linea e identità, i cittadini e il territorio al centro». È una lista che «nasce dal basso» per «continuare il processo di rinnovamento – spiega il sindaco – c’è bisogno di coesione sulle esigenze concrete della comunità, senza divisioni e pregiudizi. È il tempo del fare».
Andrea Aliverti

f.artina

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