Jerago, in 800 firmano contro le bollette Coinger: «Costi e scadenze da rivedere»

Parte da Jerago la raccolta firme promossa dai consiglieri di opposizione: critiche alla nuova tariffazione dei rifiuti. L’iniziativa si estenderà ad altri Comuni.

JERAGO CON ORAGO – Sono già circa 800 le firme raccolte nella sola mattinata di oggi, sabato 12 aprile, davanti al gazebo allestito in paese per contestare le nuove bollette Coinger. La mobilitazione, promossa da un gruppo trasversale di consiglieri di opposizione provenienti da diversi Comuni del consorzio, punta a sollevare l’attenzione sulle criticità legate alla tariffa puntuale (Tarip), recentemente entrata in vigore.

Le motivazioni della protesta

«Le persone sono stanche: i costi sono aumentati, le scadenze complicano la vita quotidiana – ha dichiarato il consigliere comunale di Jerago, Salvatore Marino –. I sindaci dovrebbero essere i primi a difendere i cittadini, le imprese, i commercianti. Qualche problema c’è, ed è sotto gli occhi di tutti. Non si può far finta di nulla».

Verso altri Comuni

L’iniziativa, assicurano gli organizzatori, non si fermerà a Jerago: nei prossimi giorni i gazebo per la raccolta firme saranno presenti anche in altri paesi legati a Coinger, con l’obiettivo di amplificare il messaggio e fare pressione sugli amministratori locali.

Proposte e aperture

Sebbene la Tarip sia stata difesa da alcuni sindaci come un sistema più equo – tra questi Mattia Premazzi di Venegono Inferiore – non mancano le aperture a possibili correttivi. «Si possono valutare aggiustamenti sui minimi da applicare a certe categorie di utenze», ha sottolineato Premazzi, che resta comunque convinto della bontà del nuovo meccanismo. Sulla stessa linea anche Mirko Zorzo, primo cittadino di Albizzate, uno dei Comuni soci che non ha ancora adottato la nuova modalità di tariffazione.

Le nuove bollette Coinger, prime con il sistema Tarip, sono state recapitate a 36.500 utenze nei territori dei Comuni aderenti al consorzio. La polemica, però, sembra appena cominciata.