Il caso delle plusvalenze sospette che ha coinvolto la Juventus torna sotto i riflettori con una svolta significativa: la Procura di Roma ha ufficialmente richiesto il rinvio a giudizio per Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus. L’accusa è quella di aver utilizzato plusvalenze fittizie per manipolare i bilanci del club e ottenere vantaggi economici indebiti.
La richiesta della Procura è il risultato di una lunga indagine che ha esaminato le operazioni finanziarie della Juventus negli ultimi anni. Secondo gli inquirenti, diverse transazioni di mercato sarebbero state gonfiate artificialmente, permettendo al club di presentare bilanci più sani di quanto fossero in realtà. Questo presunto schema avrebbe avuto ripercussioni non solo a livello sportivo, ma anche finanziario, alterando la competitività e le regole del fair play finanziario.
Andrea Agnelli, che ha guidato la Juventus dal 2010 al 2023, è considerato uno dei principali responsabili delle operazioni incriminate. Assieme a lui, sono stati richiesti rinvii a giudizio anche per altri dirigenti ed ex dirigenti del club, inclusi Fabio Paratici e Pavel Nedved. Tutti i coinvolti hanno sempre respinto le accuse, dichiarando che le operazioni di mercato della Juventus sono state condotte nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Il prossimo passo sarà l’udienza preliminare, in cui un giudice deciderà se accogliere la richiesta della Procura e rinviare a giudizio Agnelli e gli altri imputati. Questo passaggio sarà cruciale per determinare le sorti giudiziarie dell’ex presidente bianconero e per fare luce sulle pratiche finanziarie all’interno del mondo del calcio.