La risposta negativa del gruppo Pierer Ktm alla bozza di lavoro proposta da Giovanni Castiglioni fa infuriare i sindacati. Nessuno a Cassinetta crede davvero che il gruppo austriaco sia davvero interessato a fare ancora qualcosa nello stabilimento di Biandronno.
I rappresentanti sindacali hanno chiesto un incontro con i dirigenti per conoscere con esattezza la risposta del gruppo Pierer alla proposta di Mv Agusta.
«Se viene confermato quanto sappiamo – afferma Nino Cartosio (Fiom Cgil) – o il gruppo Pierer si è sbagliato oppure sta prendendo in giro il Governo italiano, disattendendo l’accordo sottoscritto a Roma». Il verbale firmato dalle parti parla chiaro; Pierer Industrie si impegna ad agevolare il subentro di una nuova attività imprenditoriale a Cassinetta. «Lo spostamento del magazzino Ktm da Verona a Biandronno è subordinato al fatto che questa operazione non ostacoli l’eventuale nuova attività industriale; questi sono i patti, il resto è aria fritta» precisa Cartosio.
Ai sindacati non piace per nulla l’atteggiamento della proprietà austriaca. «Siamo davvero perplessi – prosegue l’esponente della Fiom – la questione del mantenimento di un’attività parziale a Cassinetta era già emersa in alcuni incontri con l’azienda che però non ha mai spiegato di cosa si trattasse». L’auspicio è quello che, davanti ad una situazione di stallo totale, possa intervenire direttamente il Ministero, visto che il tavolo Husqvarna è sempre aperto. «Non mi stupirei se arrivasse una convocazione da Roma – afferma Cartosio – la nuova dirigenza ha sempre rifiutato il confronto con i lavoratori; ci hanno raccontato un sacco di bugie, oltre a tenere un comportamento gravissimo a livello sindacale».
L’unica sede per sbloccare l’empasse è quella del ministero dello Sviluppo. Il problema è che a livello ufficiale, la manifestazione d’interesse di Giovanni Castiglioni non è stata certificata a livello ministeriale. «Il patto sottoscritto è chiarissimo – dichiara Flavio Cervellino (Fim Cisl) – Pierer si è impegnato ad agevolare il passaggio ad una nuova attività industriale; quella dell’interesse a proseguire una parziale attività a Cassinetta è l’ennesima bugia della proprietà». I lavoratori ed i sindacati non mollano.
«Ci piacerebbe incontrare Pierer che dice che il problema sono i sindacati italiani – conclude Cervellino – la situazione è difficilissima, ma fino al 21 settembre noi non ci arrendiamo»
© riproduzione riservata