La bancarella della discordia Botte da orbi tra ambulanti

COCQUIO TREVISAGO Prendersi a pugni e calci ai bordi della strada statale 394 di fronte al cimitero di Cocquio Trevisago. E’ successo giovedì, tra le 13 e le 14, tra venditori ambulanti venuti alle mani, a quanto sembra, perché uno dei due avrebbe sottratto l’abituale parcheggio a quell’altro. Mentre tutto il Paese festeggiava i 150 anni dell’unità d’Italia a Cocquio Trevisago si è consumata una scena da far west alla quale hanno assistito anche alcuni automobilisti.

A quanto sembra un venditore ambulante che da anni parcheggia il furgone sempre nello stesso posto, sul lato della carreggiata di fronte al camposanto in direzione Gavirate, avrebbe trovato il “suo” posto di lavoro occupato da un altro venditore ambulante. Evidentemente una posizione strategica per attirare l’attenzione dei clienti e per esporre al meglio la merce. “Usurpato” del proprio abituale posto, l’ambulante che è titolare di un regolare permesso per esercitare la professione, si è fermato per chiedere spiegazioni al collega. La discussione è presto degenerata e dagli insulti, urlati a voce sempre più alta, si è passati alle mani e anche ai piedi. Nella rissa sarebbero rimaste coinvolte in tutto quattro persone, oltre agli ambulanti anche i due rispettivi aiutanti. I quattro hanno continuato ad affrontarsi a calci e pugni fino a che qualcuno ha posto fine alla rissa. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri e la polizia locale del Medio Verbano ma ormai tutto era finito. Nessuno dei protagonisti per fortuna si è fatto male seriamente e nemmeno è stata presentata alcuna denuncia.

b.melazzini

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