macchine di lusso, belle ragazze, vita notturna, tacchi a spillo trasformati in bicchieri da champagne e polvere bianca per tutti. Il gommista premuroso passava a prendere gli amici a Laveno con una limousine o con un Porche Cayenne per poi proseguire la serata in discoteche di Luino o Di Arona, oppure in un ristorante chic di Busto Arsizio.
Sui sedili delle lussuose macchine si ammazzava il tempo con qualche sniffata. Una volta raggiunto il locale, la macchina diventava il privè per amici e belle ragazze. Ma anche i bagni dei locali venivano utilizzati come punto d’appoggio per concedersi una striscia. Tra le location preferite dal gruppo di avvocati, imprenditori e manager anche una casa a Cervinia. A procurare i “rifornimenti”, secondo quanto dichiarato dai 15 i testimoni chiamati in Tribunale di fronte al pm Sabrina Ditaranto, era proprio il gommista di Besozzo.
Nell’udienza preliminare all’imputato venivano contestate almeno 18 cessioni di cocaina ripetute nel tempo. Per questo, l’uomo ha rischiato un inasprimento della pena. Il gruppo di amici si è difeso dicendo di essersi pentito e di aver cambiato vita. Il gommista, difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, è stato condannato a 2 anni e pena sospesa perché il consumo era limitato alla sua compagnia. V. Des.
s.bartolini
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