«Noi, il collante del centrodestra». presidente di Fratelli d’Italia-An ed ex ministro della Difesa inizia la campagna elettorale per le amministrative 2017 in provincia di Varese. Lo fa inaugurando il nuovo circolo territoriale a Jerago con Orago e a Oggiona, ma soprattutto da Cassano Magnago, dove il partito della Meloni non ha ancora deciso se schierarsi con il sindaco uscente Poliseno o con la Lega.
Non una volontà di prendere tempo, piuttosto la speranza di rimettere insieme la coalizione di centrodestra. «Perché – batte il chiodo l’ex ministro – solo uniti possiamo battere la sinistra, Pd e Cinque Stelle». Ignazio La Russa è affiancato dal neo-commissario in provincia di Varese e da uno dei triumviri che la accompagnano in questa sfida, il gallaratese . «C’è molta attenzione nei confronti della provincia di Varese – spiega La Russa – ho chiesto io stesso al partito di indicare la necessità di una fase straordinaria con il commissariamento. Vogliamo dare molto rilievo, perché consideriamo Varese un territorio in cui c’è bisogno di grande vicinanza all’elettorato. Per quello abbiamo scelto Paola Frassinetti, che è il nostro coordinatore regionale, e che già sta facendo un buon lavoro. A Gallarate, Luino, Saronno, siamo presenti in modo importante. Ma c’è ancora uno spazio di crescita notevole».
Rispetto alle amministrative, Fratelli d’Italia intende ritagliarsi il «ruolo di far vincere il centrodestra, al di là delle incomprensioni tra partiti, noi siamo il collante è l’elemento calmieratore delle tensioni, nell’interesse del territorio». Anche laddove, come a Cassano Magnago, si rischia una clamorosa spaccatura del fronte: «Proprio perché c’è qualche situazione critica, il nostro lavoro è innanzitutto unire, anche perché siamo l’unico partito di centrodestra che non ha divisioni al suo interno. Altrimenti si impongono la sinistra, i grillini o peggio le ammucchiate. Il modo migliore per batterli è mettere a punto un programma e un progetto preciso e serio». La Russa lancia anche il referente locale per le amministrative 2018 a Jerago, quando chiuderà il secondo mandato: «Tra un anno saremo protagonisti assoluti, più di quanto lo siamo stati fino ad ora».