Formazione permanente per i dipendenti, un “college” interno per selezionare i nuovi giovani talenti da formare e assumere e conoscenza perfetta della lingua inglese. L’attenzione che la Elmec mette nei confronti dei propri 560 dipendenti sparsi nelle varie divisioni dell’azienda è maniacale.
L’età media dei dipendenti è incredibilmente bassa, tra i 32 e i 33 anni, con pochi over 50. «La nostra azienda continua a crescere e assume – spiega Roberto Trentini, responsabile risorse umane – crediamo molto negli inserimenti dal basso; piuttosto che prendere un senior assumiamo due junior. La ricerca di nuovi talenti da inserire è costante e in Elmec ai giovani vengono anche affidate responsabilità importanti, basti pensare che abbiamo dirigenti di 34 anni». Se solo alcuni anni fa, il titolo di studio maggiormente ricercato per poter lavorare nell’azienda di Brunello era quelli di perito informatico, nel corso degli anni le cose sono cambiate.
Oggi, i titoli di studio “validi” sono vari tipi di ingegneria, tutte le lauree tecnologiche e anche quella in giurisprudenza, ma anche diplomi.
I settori in cui è divisa l’attività della Elmec, che collabora con alcune università come la Liuc di Castellanza, l’ Insubria di Varese e Politecnico di Milano sono quattro: amministrativa, sviluppo software, area tecnica e area commerciale, in cui sono richieste competenze diverse. Per selezionare e poi inserire in azienda tramite stage, in vista poi di un’assunzione a tempo indeterminato, l’azienda varesina ha inventato “Elmec College”, riservato ai giovani dai 18 ai 29 anni.
Dopo una prima selezione, visto che sono tanti i ragazzi che bussano alla porta della Elmec, in azienda viene organizzato periodicamente un corso gratuito di 200 ore, di cui 144 in aula e 56 di affiancamento tecnico o commerciale.
«Negli ultimi cinque anni sono stati 104 i giovani in stage da noi, con un’elevata percentuale di assunzioni definitive» ricorda Trentini. Viste le continue evoluzioni in campo informatico, la Elmec organizza periodicamente momenti di formazione per tutto il personale.
«In azienda abbiamo quattro dipendenti che si occupano esclusivamente di fare formazione che per noi è fondamentale – prosegue il manager – È importante anche il concetto di autoformazione che deriva dalla passione per il proprio lavoro; facciamo formazione tecnica ma anche corsi di teatro perché nel nostro campo abbiamo bisogno di competenze trasversali». Perno centrale della formazione è la perfetta conoscenza della lingua inglese, tanto che Elmec ha assunto due insegnanti madrelingua, le quali insegnano e rinfrescano l’inglese a tutti i dipendenti, a rotazione, all’interno dell’orario di lavoro.
«Lo ripeto sempre ai ragazzi delle scuole che periodicamente incontriamo – racconta Alessandro Ballerio – Non basta cavarsela con lo scritto e saper dire due cose; bisogna essere in grado di sostenere una riunione in inglese, anche perché con i nostri principali lavoriamo in quella lingua».
Alla Elmec non solo si parla, ma si mangia anche in inglese; un tavolo della mensa, contraddistinto da una bandiera britannica, è riservato ai corsisti che durante il pasto conversano in inglese.
C’è anche una rivista interna a colori “Passion”, curata dal responsabile comunicazione Gianluca Ambietti, dove si racconta la vita in azienda e dove i dipendenti pubblicano le loro foto e parlano dei loro hobby.
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