La Casa Del Mirto porta “Still” per la prima volta a Varese. Venerdì 14 novembre, alle 22.30, le Cantine Coopuf di via De Cristoforis 5 ospiteranno il live della band con la sua più recente pubblicazione, la prima in collaborazione con l’etichetta varesina indipendente Ghost Records, uscito lo scorso il 17 ottobre.
«Sul palco – spiega Luigi Segnana – porteremo la nostra storia, i dischi vecchi e quello nuovo, con maggiore dinamica e suono più corposo e di accompagnamento. Io sarò al basso, Marco Ricci alla voce e al sintetizzatore, Raffaele Ricci suona l’altro sintetizzatore».
Elettronica, indie e ricerca di perfezione pop: sono gli ingredienti della ricetta musicale della Casa del Mirto, attraverso le contaminazioni con r&b, hip-hop, nuove pulsioni wave inglesi e il sound IDM anni ’90.
«È musica d’ascolto, di facile comprensione. Elettronica, ma molto pop con qualche traccia di chillwave per certi suoni».
Il progetto «è in piedi dal 2006 – racconta il bassista del gruppo trentino-finnico, visto che i fratelli Ricci hanno mamma finlandese – È nato da un’idea
di Marco e poi si è allargato alla band quando ci siamo incontrati nel 2010».
Quell’incontro ha generato “The eternal”, distribuito gratuitamente su internet: «Abbiamo scelto il web perchè ci sembrava il modo più diretto per arrivare a farci conoscere». Le cinque tracce da scaricare gratuitamente hanno iniziato ad interessare i blog, soprattutto stranieri.
«Pur senza volerlo ci siamo introdotti nel circuito del genere, la chillwave, che in quel momento andava per la maggiore in America: l’eco del nostro lavoro ha iniziato a girare anche in Italia».
Poi ci sono stati i live e la produzione culminata in due lp completi, in vinile e digitale, fino al terzo lavoro, che ha visto le nozze con la label varesina.
«È un disco di elettronica, un po’ malinconico all’ascolto, con pezzi ballabili frutto di un lavoro lungo fatto di ricerca, per arrivare alle sonorità che ci piacevano di più».
Per raggiungere il loro obiettivo non hanno esitato a scartare tre dischi precedentemente registrati. «Ogni pezzo di “Still” ha una vita a sé, ma sono legate dallo stesso mood: un umore crepuscolare e notturno».
Il brano-manifesto dell’album è “Reflex”: «Raccoglie la filosofia che permea tutti i pezzi. È un brano intimista che parla del rapporto dell’uomo con l’universo». “Butterfly”, invece, è stata la canzone che «ci ha dato la misura di come dovesse suonare il disco».
“Invisible” vede alla voce Avalon Omega, vocalist di Los Angeles: una delle due collaborazioni presenti nell’album, insieme all’interludio realizzato con Aaron Larcher, dj e producer altoatesino.
I ragazzi della band sono pronti a continuare il loro lungo tour che, nelle tappe più vicine, li porterà a Torino il 15 novembre e a Milano il 27.
Ad aprire la serata sarà Waxlife, il moniker di Simone Lanza, dj e produttore italiano.
Con questo appuntamento continua la stagione de “La Creatura”, iniziativa che mira a portare in città la musica indipendente, lontana dalle logiche del talent show e vicina al cuore dei giovani a prezzi accessibili.
Il contributo richiesto, con tessera Coopuf, è di 7 euro. Info sul sito coopuf.org.