Alberto Affetti, presidente dell’Usd Castellanzese 1921, lancia un appello. Quello di raccogliere fotografie, maglie, attrezzi sportivi ed altri cimeli per realizzare il primo museo dedicato alla Castellanzese, che nella sua storia ha ricompreso non solo il calcio, ma tante altre discipline sportive, ad esempio il ciclismo, il motociclismo e l’atletica.
L’idea è nata dallo stesso Affetti, appassionato di storia. «Se non si conosce il passato – afferma – non si può andare nel futuro. A me personalmente poi piace non perdere il passato: non a caso il Palio de la Castellantia parla di questo, non a caso alle pareti della nostra sede sono appese fotografie dagli anni ’20 agli anni ‘80».
Dall’Unione Sportiva sono passate migliaia di persone in 93 anni di vita: l’appello del presidente è rivolto in modo particolare a chi nel gruppo ha giocato e gareggiato, a chi in generale ha fatto qualcosa per la società.
La realizzazione del progetto dipenderà dalla risposta del pubblico: per questo ancora Affetti non sa quale sarà eventualmente il luogo che accoglierà l’esposizione. «Sicuramente però – dice – dovrà essere un luogo già frequentato dalla gente».
Purtroppo, secondo il rappresentante dei neroverdi, molti ricordi sono già andati perduti: «Negli ultimi cinquant’anni l’attenzione per la Castellanzese è molto scemata. L’interesse però deve essere alimentato innanzitutto dalla società stessa, la quale deve comunicare maggiormente all’esterno, avere una strategia e coinvolgere le persone. Proprio questo è uno degli aspetti su cui vogliamo concentrarci».
A parere di Affetti donare un oggetto che si custodisce «è come dedicare tempo alla collettività. Se si tiene in casa qualcosa vuol dire che si ha piacere a ricordare: allora perchè non metterla a disposizione di tutti?».
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