La Varese-Mendrisio e le opere ferroviarie per Alptransit avvicineranno più che mai Lombardia e Canton Ticino. «Un gate tra i territori, con un ecosistema di mobilità sostenibile» annuncia l’ad di Trenord . «Opportunità strategica per il territorio» per il presidente della Camera di Commercio di Varese . Anche per il turismo: «La linea di Luino adeguata ad Alptransit permetterà anche un incremento dell’offerta passeggeri» rivela il responsabile regionale delle Ferrovie Svizzere .
La rivoluzione della mobilità sostenibile che è destinata a travolgere il territorio della provincia di Varese tra il dicembre di quest’anno, data di prevista apertura della nuova linea transfrontaliera Varese-Mendrisio grazie alla bretella Arcisate-Stabio, e il dicembre del 2020, quando la Svizzera completerà la galleria di base del Ceneri, è stata al centro del seminario della commissione Coter del Comitato delle Regioni sui temi della cooperazione transfrontaliera.
Oltre il confine parlano già di «Città Ticino» pensando alle «opportunità e ai vantaggi» che deriveranno dal completamento definitivo del corridoio Alptransit nel 2020, grazie al «dimezzamento dei tempi di percorrenza» tra Bellinzona, Locarno, Lugano e Chiasso. Al di qua del confine, assicura l’amministratore delegato di Trenord Farisè, la Lombardia ha ben presente «la sfida cruciale della mobilità sostenibile» e ha già pianificato la creazione di «un ecosistema di mobilità sostenibile che riduce le distanze» tra i territori. Come? Con l’apertura della Varese-Mendrisio le connessioni giornaliere tra Ticino e Lombardia passeranno dalle attuali 50 a ben 177, e gli svizzeri «troveranno, da Varese e Como, un’offerta di 400 treni al giorno per Milano». Insomma, «si completerà il progetto di un gate tra Ticino e Lombardia», avviato nel 2005 con i Tilo.
E sarà una vera rivoluzione, in linea con quella «cultura dello smart moving» che sta facendo diventare il treno, i cui numeri sono in crescita costante, «la prima scelta di collegamento anche verso i confini», come fa notare Farisè. Lo sa bene il vicepresidente della Provincia di Varese : «Già oggi i nostri ragazzi che vanno a Zurigo a studiare ci mettono mezz’ora in meno, ora l’intervento del Ceneri va ad innnestarsi in un altro sistema, sull’asse Malpensa-Varese-Svizzera, che porterà grandi benefici e sempre più vicinanza». E della Camera di Commercio invita ad «insistere sul collegamento tra Malpensa T2 e Varese», il progetto che chiuderebbe il cerchio.
Di nuovo si scopre anche che sul “corridoio di Luino”, pensato per le merci che scenderanno dal Gottardo, ci sarà spazio anche per i turisti. Lo assicura Ardò, responsabile infrastruttura Regione Sud delle Ferrovie Svizzere: «Il potenziamento su quella linea permetterà, se ci sarà una reale necessità e domanda di treni passeggeri, una maggior offerta»