La cometa ha stregato Varese E le sorprese non sono finite

VARESE «Per tutto il mese di aprile sarà ancora possibile vedere con il binocolo la cometa di Panstarrs, poi sarà indispensabile avere altri strumenti più sofisticati» così Luca Buzzi, astronomo del centro geofisico prealpino di Varese. «Dal 12 al 15 marzo la cometa ha dato il suo massimo, adesso si sta indebolendo sempre di più». Come fare per vederla? Bisogna aspettare il tramonto, far passare un’ora, e puntare il binocolo a nord-ovest. «Trovare il punto esatto non è una cosa facilissima per chi non se ne intende» avverte Buzzi.

Quella di Panstarrs – nome che sta per Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System e che deriva dall’osservatorio che l’ha scoperta – è la cometa più brillante degli ultimi 16 anni. Arriva dopo quella di Hale-Bopp che, nella primavera del 1997, sfoggiò le sue code, una bianca e una blu, anche nei cieli cittadini.

E le sorprese non sono finite. «Il 2013 potrebbe essere l’anno delle comete – continua Buzzi – Quest’anno una cometa in particolare, la Ison, farà molto parlare di sé tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno prossimi, sempre che rispetti le previsioni: è infatti quasi impossibile stabilire l’esatta luminosità delle comete, specialmente nei momenti attorno al passaggio al perielio. Questo perché la luminosità dipende sia dalle dimensioni del nucleo, quasi sempre sconosciute, sia dal tasso di sublimazione di ghiacci e polveri man mano che le temperature aumentano con l’approssimarsi al sole».
Grande l’afflusso di pubblico che ha registrato l’osservatorio astronomico di Tradate “FOAM13”, segno che il cielo continua ad affascinare. A. Mor.

b.melazzini

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