– «Dobbiamo ringraziare i volontari del Parco del Ticino che hanno operato con grande impegno e forza di volontà in una situazione davvero complessa»: il sindaco di Vergiate è andato di persona a Corgeno, domenica pomeriggio. Stivali addosso, ha messo piede nella palude dove migliaia di pesci erano rimasti intrappolati.
«Fate quello che potete», ha detto alle squadre presenti, consapevole della situazione che aveva visto coi propri occhi.
«Nessuno può fare miracoli», il commento del primo cittadino.
«I volontari sono arrivati subito, appena allertati nel pomeriggio di domenica, e hanno fatto un lavoro pazzesco spostando una quantità incredibile di pesci. Hanno operato con professionalità ed entusiasmo». Già questa mattina, nella riunione tra sindaco e dirigenti comunali, si toccherà anche la “questione” lago. «Cercheremo di capire cosa bisogna fare», sintetizza Leorato pensando ai pesci che saranno inevitabilmente rimasti nella secca, tra l’acqua stagnante e le ramaglie.
Per ora, comunque, il pensiero va all’operazione condotta dai volontari che hanno lavorato a rischio caduta ad ogni passo, in una palude, tentando l’impossibile data l’enorme quantità di pesci trovata. «Senza la segnalazione arrivata ai volontari, quei pesci sarebbero morti tutti», ricorda il sindaco. «Invece, ad allarme lanciato, la macchina dei soccorsi si è messa subito in moto».
La prontezza e l’impegno delle squadre di Vergiate, Golasecca e Sesto Calende rassicurano cittadini e sindaco. Il quale aggiunge: «Quando c’è qualche difficoltà, esiste una realtà locale che sa rispondere a bisogni e necessità di diverso tipo e farsi in quattro dimostrando un profondo senso civico e di appartenenza di cui dobbiamo andare fieri». Da Vergiate l’encomio ai volontari del Parco del Ticino e a tutti quelli che non pensano soltanto a se stessi, ma sanno mettersi in gioco in prima persona.