La crisi ferma tremila auto Ma niente rivincita delle bici

VARESE Bici uno, automobili zero. Incredibile ma vero, in Italia nel 2011 si sono vendute più biciclette che quattro ruote. Le vetture immatricolate sono state infatti 1.748.143, mentre le bici vendute un milione e 750 mila.
Inoltre, non solo si comprano più bici ma gli italiani stanno riscoprendo anche il restauro, con il recupero di vecchi modelli che da anni giacevano nelle cantine o nei garage.
Si è parlato molto in questi mesi della forte crisi che ha colpito il settore automobilistico,

ma di certo non si pensava che la vendita della bicicletta avrebbe superato quella delle automobili.
Anche riflettendo sul fatto che l’Italia non è proprio un Paese bike friendly: a parte qualche rara eccezione, le piste ciclabili nelle nostre città sono poche e realizzate in zone normalmente periferiche.
Inoltre, l’automobilista italiano è spesso poco attento, se non indispettito, dai ciclisti che percorrono le nostre strade. E allora qual è il motivo di questo sorpasso? Secondo gli esperti la crisi economica sembra essere il motivo principale. Ma a Varese le cose sembrano andare un po’ diversamente rispetto alle grosse città italiane.
Infatti, se è vero che le immatricolazioni delle auto sono drasticamente calate anche nella benestante città giardino, i varesini sembrano non avere la cultura della city bike. Ma andiamo con ordine. La riprova che la crisi ha colpito anche Varese arriva dall’Aci. Infatti, la contrazione di immatricolazioni delle vetture nel periodo tra gennaio e agosto 2012, rispetto al periodo gennaio agosto 2011, è pari al 18%: rispetto ai primi otto mesi del 2011, quando le vetture immatricolate erano state 18.600, quest’anno ne abbiamo registrate ben 3.200 in meno.
Il mese nero è stato agosto: a livello nazionale si è riscontrato un calo del mercato pari al 23% mentre a Varese si è raggiunto il picco del – 33% rispetto a agosto 2011 (le immatricolazioni delle vetture a Varese nel mese di agosto 2012 sono state 703, contro le 1.051 di agosto 2011). E le cose non sono andate meglio a settembre. Ma i varesini non sono soliti utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani in sostituzione dell’auto.
«Nonostante la crisi, la vendita delle biciclette tiene – spiega il titolare del negozio di vendita e restauro biciclette in piazza Madonnina in Prato, Massimiliano Ambrosini – Si vendono però le bici per l’attività sportiva che vengono usate da marzo a fine settembre. L’uso quotidiano della biciclette, secondo il modello europeo, qui non funziona». Un po’ per la conformazione del nostro territorio, un po’ per pigrizia, noi varesini preferiamo gli spostamenti comodi. «È solo una questione di mentalità – continua Ambrosini – non di soldi». In realtà, il costo di una bicicletta è accessibile a tutti a meno che nonsi cerchino mountain bike higt tech. Infatti, nei grossi magazzini quelle piu economiche si aggirano intorno ai 70 euro.
Poi, c’è il mercato delle biciclette elettriche non proprio accessibile a tutti. «La richiesta della bicicletta elettrica sta prendendo piede a Varese – conclude l’esperto di biciclette – Ha però un target particolare. Una bici elettrica base non costa meno di 1.200 euro».

s.bartolini

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