La crisi frena la solidarietà Alla cassa Gallarate fa flop

Gallarate «Un risultato veramente mediocre rispetto all’iniziativa». È la stessa assessore ai Servizi sociali Margherita Silvestrini ad ammettere il fallimento di “SpesiAmo Gallarate”, progetto di solidarietà lanciato l’autunno scorso in collaborazione con Tigros e Carrefour.

L’idea era semplice: i clienti dei quattro punti vendita gallaratesi di queste due aziende della grande distribuzione organizzata potevano comprare dei buoni acquisto da mettere a disposizione di famiglie disagiate. Semplicemente scaricando dei punti dalla tessera fedeltà nei negozi con la tigre, acquistando tagliandi del valore di 5 o 15 euro in quelli della multinazionale francese. I buoni sarebbero poi stati consegnati al Comune, che li avrebbe distribuiti a famiglie in difficoltà perché facessero acquisti nei punti vendita coinvolti nell’iniziativa.

«Due mesi fa ho convocato entrambe le aziende per avere un resoconto – fa sapere Silvestrini – come ci aspettavamo, il risultato non è positivo. Non c’è stato riscontro da parte dell’utenza». In soldoni, ma forse sarebbe meglio dire in “soldini”, «a Tigros si sono raccolti 140 euro e la cifra messa insieme a Carrefour non si discosta di molto». Insomma, un fallimento.

La dirigenza dei due punti vendita della multinazionale francese ha analizzato gli elementi di criticità. «L’iniziativa è stata mal pubblicizzata e non percepita dalla clientela – spiega Silvestrini – inoltre la procedura è macchinosa: io stessa ho impiegato 20 minuti alla cassa, creando una gran coda. Anche per questo molti hanno desistito». Tutti elementi perfezionabili. Carrefour propone anche di introdurre i buoni acquisto da 1 euro, forse più facilmente acquistabili da clienti che, per quanto solidali, vivono comunque la crisi. Mentre a Tigros è probabile che la clientela abbia usato i punti per i premi oppure per ottenere uno sconto sulla propria spesa.

Fatto sta che, di fronte a questi numeri, «ci siamo dati tempo fino alla fine di giugno, quando faremo un resoconto puntuale». E i buoni raccolti, si spera più di quelli messi insieme finora, verranno effettivamente distribuiti alle famiglie bisognose. In quell’occasione si deciderà anche se riproporre l’iniziativa con nuove formule, oppure archiviarla. Per quanto, al di là dei risultati economici, «l’obiettivo primario era quello di stimolare a partecipare alle difficoltà degli altri». E nemmeno questo sembra essere stato raggiunto. In attesa di capire che fine farà “SpesiAmo Gallarate”, l’ufficio Servizi sociali può contare sulla generosità di Carrefour, che donerà all’amministrazione un «bancale di abbigliamento per l’infanzia e uno di giocattoli, che distribuiremo tramite le associazioni di volontariato attive in città».

f.artina

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