Il fenomeno del consumo di droghe ha numerosi aspetti che meriterebbero di essere indagati. Non molti sanno, ad esempio, che negli ultimi anni internet, o meglio, il cosiddetto “dark net” è diventato una piattaforma dello spaccio i cui numero sono in crescita. Secondo i dati della ricerca Global Drug Survey 2015, in Italia più del 5% degli intervistati ha dichiarato di avere acquistato droghe sul web, perché considerato un mezzo più sicuro e con prodotti di migliore qualità.
Come spiega lo European Drug Report 2016, nel Vecchio Continente è sempre più diffusa la poliassunzione, ovvero l’utilizzo sporadico o abituale di più sostanze stupefacenti insieme. In Europa oltre 88 milioni di persone di età compresa fra i 15 e i 64 anni hanno provato delle droghe nel corso della vita. La maggioranza assoluta di questi, 54, 3 milioni, sono maschi.
Tra tutte, la cannabis rimane la sostanza stupefacente di gran lunga più diffusa, con percentuali 5 volte superiori alle altre sostanze. In Italia un adulto su tre ne ha fatto uso almeno una volta nella vita. La cannabis è anche la droga che ha la maggiore probabilità di essere utilizzata a tutte le età, benché la percentuale più alta di consumatori si attesti nella fascia 15-34 anni. Secondo le stime dell’ EDR 2016, che riportano i dati dell’anno 2014, il 31,9% della popolazione italiana ha assunto sostanze cannabinoidi almeno una volta nell’arco della vita. Mentre tra il 2013 e il 2014 il 19% dei giovani tra i 15 e i 34 anni e il 20% degli studenti nella fascia d’età 15-16 ha fumato almeno una canna.
A fare paura in Italia è anche la crescita, negli ultimi anni, del consumo di eroina. Tra il 2008 e il 2014 si è registrato un +0,4% per quanto riguarda la diffusione di questo oppiaceo nel paese, ma a preoccupare è soprattutto il fatto che ad essere aumentati di molto sono i consumatori minorenni. Secondo il rapporto ESPAD 2015, che analizza il consumo di droghe tra gli studenti, è raddoppiato il numero dei 15enni che fanno uso di eroina, fino a diventare circa il 2% del totale.
Si mantiene invece stabile il consumo di cocaina. Dall’analisi delle acque di scarico della città di Milano nel 2014 sono stati rilevati 208.05 mg di benzoilecgonina, il principale metabolita della cocaina, ogni 1000 abitanti. Una tendenza, questa, che si mantiene costante dal 2008.