Lei farmacista. Lui tecnico di industria a Comerio.
Correvano gli anni ’70 e i due sposi decisero di realizzare un sogno: tornare alla natura e aprire una fattoria. Inizia così la storia (di successo) dell’azienda agricola Pasqué di Casale Litta, oggi anche fattoria didattica e agriturismo.
«Nel giorno del mio trentesimo compleanno presi le prime dieci vacche – racconta Francesco Rainero detto Franz, che oggi di anni ne ha 67 – Ma io e Chiara, mia moglie, abbiamo capito subito che, allevando il bestiame e vendendo il latte alla centrale, l’azienda non si sarebbe mantenuta in piedi e così ci siamo fatti venire qualche nuova idea, tra cui la trasformazione dei prodotti, la vendita diretta e l’accoglienza dei visitatori».
«In pratica: abbiamo cavalcato la “tigre” del ritorno alla natura, mettendo a disposizione spazi per chi voleva essere in campagna anche solo per qualche ora nel finesettimana. Abbiamo saputo strutturarci, creando un’attività polivalente “nazionalpopolare”, che offre alle famiglie una serie di servizi che vanno dal gelato fino al pernottamento. La nostra forza sono i numeri».
La formula, avveniristica per qui tempi, ha funzionato e continua a gonfie vele: «Nonostante l’andamento negativo dei mercati, siamo riusciti ad aggiungere uno “zero virgola qualcosa” al fatturato – continua l’imprenditore agricolo – Le nostre variabili sono l’andamento climatico e le domeniche di bel tempo. La nostra clientela è quella locale. Risentiamo di più di una giornata uggiosa che dell’andamento negativo dei mercati. Lo spread? Non ci interessa».
In tutti questi anni, la Fattoria Pasqué ha voluto dare risposte alle esigenze della clientela. L’ultimo servizio a essere introdotto è stato il baby parking festivo. I bambini partecipano ad attività come fare i formaggi, i biscotti, nutrire gli animali, etc. I genitori, nel frattempo, si possono attardare a tavola con gli amici o riposarsi.
Ma la stessa formula che ha avuto fortuna negli anni ’80 adesso che risultati darebbe? Tornare alla terra è alla natura è ancora un’ancora di salvezza contro la crisi occupazionale? «I costi di partenza sono proibitivi, quindi una scelta così oggi la può fare chi ha già da parte qualcosa. Hanno un bel dire che le attività si aprono con un euro. Non è così – dice Rainero – Poi bisogna capire che il chilometro zero deve essere un’integrazione all’attività, se lo si mette come obiettivo di partenza non va bene».
Nella fattoria Pasqué ci sono tre ambiti distinti ma ben integrati tra loro: la produzione zootecnica, l’agriturismo e la didattica. Ogni anno la Pasqué produce circa 150 mila litri di latte, che in parte viene trasformato in formaggi tipici nel caseificio aziendale, in parte viene utilizzato come principale ingrediente del rinomato gelato di propria produzione. Inoltre, vengono allevati animali da carne di varie specie – bovini, suini, ovini, caprini, pollame e conigli – le cui carni sono utilizzate nella cucina dell’agriturismo. Nel negozio aziendale sono in vendita salumi, formaggi, pollame e conigli, miele, gelato, torte, tutto di produzione propria.
«Se sono soddisfatto? certo che si – conclude Rainero – Nel senso che le persone che vengono da noi danno soddisfazioni enormi. Gli animali, la natura e il prato non hanno età e si trovano in una dimensione che non viene condizionata da Letta e Berlusca. E poi, nel tempo, anche fisicamente mi sono trasformato: ora ho barba, baffi e cappello. Un tempo ero timido, adesso non più».
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