I militari della Guardia di Finanza di Malpensa proseguono incessantemente i controlli relativi ad uno dei più significativi core-business dell’attività a presidio degli interessi della sicurezza nazionale: il traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le conseguenze connesse al fenomeno, non solo sono oggetto di cronaca nera, ma soprattutto di problematiche correlate alla salute di coloro che ne fanno uso.
Sempre più frequenti sono i casi in cui i militari delle Fiamme Gialle operanti presso lo scalo varesino, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, si imbattono in sequestri di sostanze stupefacenti di “nuova generazione”; oltre alle sostanze tradizionali come la cocaina e l’eroina, infatti, cresce il mercato degli stupefacenti alternativi, quali la , il , il e il , per un totale sequestrato in pochi mesi di oltre 6 Kg di sostanze gravemente dannose per la salute.
La una sostanza apparentemente simile all’acqua (liquida, incolore e inodore) che può venire ingerita, iniettata, oppure, come avviene nella maggior parte dei casi, può essere riscaldata al fine di ottenere una polvere biancastra da inalare. L’area principale di provenienza di questa sostanza, così come confermano anche i recenti fermi effettuati presso lo scalo varesino, è il Sud-Est dell’Asia, con la Cina in testa a questo triste primato.
Il e il sono due tipi di sostanze sintetiche appartenenti alla famiglia dei catinoni sintetici, sostanze ottenute in laboratorio, la cui diffusione è in continuo aumento. I catinoni si presentano come una polvere bianca e fine, di colore biancastro o giallastro che viene “sniffata” come la cocaina di cui ricorda vagamente il sapore. Queste sostanze producono effetti stimolanti simili a quelli prodotti dalle amfetamine, da ecstasy e cocaina, dando sensazioni di aumento dei livelli di energia, euforia, desiderio di socializzare, agitazione, sensazione di distacco, vista sfocata ed aumento della frequenza cardiaca. I catinoni, vengono poi spesso assunti contemporaneamente all’alcol ed in tal caso il mix può risultare ancora più nocivo e letale per la salute. Le principali aree di provenienza di queste sostanze risultano essere la penisola iberica e la Cina che si sta ritagliando, purtroppo, un ruolo importante anche nel settore degli stupefacenti.
Altro tipo di sostanza stupefacente alternativa e a basso costo è il tristemente noto , comunemente detto “”. Gli effetti della sostanza, facilmente reperibile sul mercato, in quanto si presenta come un solvente industriale destinato ai professionisti (risulta essere, infatti, un prodotto molto efficace per pulire i cerchioni delle auto o i dipinti) sono ormai di dominio pubblico: per lo più infatti viene usato per essere versato di nascosto nel bicchiere della vittima e causare sonnolenza,
moltiplicare gli effetti dell’alcol facendo perdere i freni inibitori e soprattutto provocando una vera e propria amnesia relativa alle ore successive all’assunzione, una combinazione che consente allo stupratore di compiere violenza senza poi poter essere riconosciuto o denunciato alle Forze dell’ordine. Questa droga fa effetto in tempi molto rapidi e gli effetti collaterali possono essere devastanti e portare fino al coma ed alla morte. Il fattore comune alla maggior parte dei sequestri effettuati nell’ultimo periodo presso l’aeroporto varesino è quello legato all’acquisto delle sostanze stupefacenti che avviene attraverso il cd. deep-web, ossia un “internet parallelo”, grande circa 500 volte quello “pubblico” dove agiscono, tra gli altri, terroristi, pedofili e trafficanti di droga. Utilizzando il browser TOR si possono infatti criptare i dati, nascondere l’indirizzo IP e, di conseguenza, rendere di fatto anonima la propria navigazione. Per quanto concerne il pagamento dello stupefacente, si sta invece sempre più diffondendo l’utilizzo dei cd. “bit-coin”, una moneta elettronica virtuale inventata nel 2009. I numeri appena forniti danno da un lato il senso della pericolosità dei fenomeni, ma assicurano, per contro, sulla costante opera di controllo messa in campo dalle Fiamme Gialle dello scalo varesino nella lotta ad ogni tipo di fenomeno illecito.