– «L’obiettivo è di incontrare i nuovi proprietari dell’area entro la fine del mese di settembre. Vorremmo capire cosa intendano fare per la Fornace». In settimana verranno espletate le ultime pratiche burocratiche per l’acquisizione formale dell’area della Fornace (rogito e quant’altro) di Tradate: a quel punto il passaggio di consegne dal liquidatore al nuovo gruppo proprietario sarà cosa fatta.
«Già nella prossima settimana – ha sottolineato l’esponente della giunta di Tradate, l’assessore al Commercio –
verranno completati gli ultimi passaggi. Dopodiché i proprietari avranno concluso l’iter procedurale e si insedieranno». Complessivamente si parla di un’operazione di circa 13 milioni di euro, anche se le cifre ufficiali non sono state ancora diffuse. Anche i nomi che compongono il gruppo industriale che ha acquisito l’area all’asta dovrebbero essere diffusi a breve. Al momento, però, ciò che più conta per la giunta di Tradate è il futuro di un’area strategica quale è la Fornace.
Un’area che ha vissuto di grande aspettative, almeno all’inizio, ma poi di enormi depressioni più avanti, fino alla crisi totale degli ultimi tempi. Una crisi economica e sociale che ha investito la struttura anche dal punto di vista dell’occupazione degli spazi commerciali. Una crisi profonda che toccato derive preoccupanti anche dal punto di vista della sicurezza. «A prescindere da alcune informazioni certamente importanti – ha sottolineato l’assessore Beghi – quali possono essere le cifre di acquisto dell’area o i nomi di chi compone il gruppo industriale (una società di scopo) che ha investito sulla Fornace, quel che più mi interessa è capire cosa intendano fare dell’area. Qual è il suo futuro? Che progetti hanno per la Fornace? Sono le questioni più rilevanti di tutta la faccenda».
Quale possa essere il futuro dell’area più strategica della città è ancora un mistero. «Sono questioni – aggiunge Beghi – che verranno sollevate nell’incontro che mi piacerebbe avere con i nuovi proprietari già entro la fine del mese di settembre». Nel frattempo dovranno essere ultimate anche le procedure di regolarizzazione già avviate da tempo.
Non dovrebbe invece essere modificata la viabilità della zona: «È stato dimostrato – ha concluso l’assessore – che se le cose dovessero rimanere come sono in questo momento non c’è bisogno di accorgimenti viabilistici».