Parigi, 9 ago. (Apcom) – La Francia ha chiesto la “liberazione immediata” della studentessa francese Clotilde Reiss e di una impiegata franco-iraniana della sua ambasciate, sotto processo a Teheran con l’accusa di aver partecipato alle manifestazioni di protesta contro la rielezione del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.
Ieri la studentessa francese Clotilde Reiss, sotto processo davanti a un tribunale rivoluzionario di Teheran per aver partecipato ad alcune manifestazione post-elettorali, ha chiesto “perdono” nella speranza di essere “graziata”.
“Chiedo perdono al paese, al popolo e al tribunale dell’Iran e spero di essere graziata”, ha affermato la studentessa universitaria. “La vita in prigione è faticosa, ma le guardie e gli agenti incaricati degli interrogatori non si sono comportati male con me e non ho avuto problemi particolari”, ha aggiunto Reiss, evocando però le “pressioni psicologiche” riguardo alla sua sorte.
La francese, 24 anni, lettrice all’università di Ispahan, nel centro dell’Iran, era stata arrestata il 1 luglio all’aeroporto di Teheran, mentre si apprestava a rientrare in Francia.
La sua presenza ieri al processo che vedeva sul banco degli imputati alcuni dipendenti iraniani dell’ambasciata britannica a Teheran, ha suscitato grande sorpresa negli ambienti diplomatici e fra i suoi familiari.
Plg
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