La Germania torna a sperare in un seggio permanente all’Onu


Berlino, 25 mar. (Apcom)
– La Germania torna a sperare in un seggio nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lo scrive il settimanale tedesco Der Spiegel sul suo sito. La scorsa settimana nella sede Onu sull’East River si è tenuto un meeting informale sui negoziati interstatali relativi alla riforma del Consiglio di sicurezza, scrive lo Spiegel, che parla di un incontro di proporzioni “storiche”.

A differenza dei tentativi passati di riformare il Consiglio, tutti falliti, stavolta secondo il giornale le prospettive di successo sono buone. “Non voglio cadere in un ottimismo eccessivo, ma credo che abbiamo una chance reale”, ha detto un diplomatico allo Spiegel online.

L’ambasciatore giapponese all’Onu, Yukio Takasu, parla di “nuovo slancio” e anche il diplomatico tedesco Thomas Matussek si è detto positivamente impressionato dai primi colloqui.
In prima linea tra chi spinge per portare avanti le trattative c’è la Germania, nota lo Spiegel. Berlino potrebbe avere per la prima volta delle “speranze realistiche” di entrare nel nuovo Consiglio come membro permanente. Una “promozione” che, secondo Matussek, è del tutto meritata, anche perché, precisa il diplomatico, la Germania è il terzo contribuente dell’Onu dietro Usa e Giappone e questo è “l’argomento più forte” nelle mani di Berlino.

Già nel 2007, in un discorso all’Onu, la cancelliera Angela Merkel chiarì che Berlino era disposta ad “assumersi maggiori responsabilità, anche occupando un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza”. I desideri del governo tedesco, ricorda il settimanale, vennero però bocciati dall’amministrazione di George W. Bush, che bloccò un’ampia riforma dell’organismo centrale dell’Onu. Dopo il cambio della guardia a Washington “la mia sensazione è che gli americani siano diventati più flessibili su questo punto”, ha affermato Matussek.

Gli ottimisti, conclude lo Spiegel, sperano che i nuovi colloqui possano portare entro l’estate a un documento di lavoro in cui siano fissate le linee guida per una riforma, da sottoporre a metà settembre all’assemblea generale.

Già nel 2005 la Germania aveva proposto di aumentare il numero dei membri del Consiglio di sicurezza, dando un seggio permanente ai “G4”: Germania, Giappone, India, Brasile.
La proposta era fallita per le resistenze di vari Paesi.

Aal

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