Detto, fatto. Non è un semplice slogan ma è quello che è successo ieri a meno di ventiquattro ore dall’approvazione dell’ordinanza comunale contro i bivacchi.
«Abbiamo emesso i primi tre Daspo davanti alla stazione ferroviaria – dichiara, assessore alla sicurezza – Stiamo sperimentando sul campo l’attuazione del decreto legislativo che ci dà il potere di assumere provvedimenti nei confronti di chi bivacca, di chi imbratta e di chi beve alcolici fuori dagli spazi consenti. Come accaduto oggi fuori dallo scalo Fs, zona dove le violazioni vengono punite anche con l’allontanamento del trasgressore».
Intorno alle 16 di ieri pomeriggio, sul marciapiede davanti all’ingresso principale della stazione, tre italiani sono stati sorpresi a bere birra in uno spazio ove non è consentito, ovvero «al di fuori di un esercizio commerciale con regolare autorizzazione per la vendita di alcolici o dell’area esterna di sua competenza». Oltre alla sanzione, sono stati daspati e perciò intimanti ad allontanarsi dalla zona.
Inoltre, in base al decreto Minniti n. 14 del 20 febbraio 2017, se i tre soggetti verranno ritrovati nelle stesse condizioni entro 48 scatterà la recidiva con conseguente raddoppio della sanzione. A questo punto la polizia locale potrà rivolgersi alla questura che a sua volta potrà ordinare un Daspo di più lunga durata fino ad un massimo di 6 mesi.
«L’intenzione è utilizzare l’ordinanza non tanto come strumento di repressione ma di prevenzione – spiega l’assessore – Vogliamo disincentivare i comportamenti contro il decoro giustamente non tollerati dai cittadini. Siamo solo all’inizio e non ci limiteremo all’utilizzo dell’ordinanza per riportare ordine in città».
Sempre nella giornata di giovedì durante un controllo nei pressi del centro commerciale “Le Torri del Seprio” la polizia locale ha individuato due cittadini marocchini sorpresi a vendere accendini e più volte segnalati dai residenti e dai clienti del complesso: sono stati sanzionati con una multa di 3 mila euro e la merce è stata sequestrata.
«Il bando regionale per il finanziamento di quindici telecamere, i presidi in stazione e nel centro storico, il potenziamento della presenza degli agenti in giro per le strade – conclude l’assessore – sono tutte componenti di un unico progetto: dare ai gallaratesi una città più sicura»