13 Set 2011
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TRADATE La fiera zootecnica di Tradate fa il botto di presenze, ma a scoppiare è la polemica. La Lega anti vivisezione di Varese, infatti, si è scagliata contro la Zootecnica di Tradate per presunti maltrattamenti sugli animali in esposizione: «Non sono state tenute in nessun conto – scrivono – le normative in materia: molti animali sotto il sole per ore, alcuni vitelli legati alle corde, nessuna ciotola d’acqua in molti recinti e tutto questo in un pomeriggio in cui si sono raggiunte alte temperature».
Alcuni attivisti della Lav di Varese hanno compiuto un sopralluogo alla fiera di Tradate, sottolineando gli aspetti più critici delle condizioni in cui hanno trovato gli animali, in particolare i maiali. «Poiché, almeno in un primo momento, sembrava che a nessuno, men che meno ai proprietari degli animali, importasse di rispettare le basilari regole di detenzione degli animali in esposizione, vale a dire ombra e una ciotola d’acqua, le nostre richieste si sono fatte sempre più insistenti. Nel frattempo, una nostra volontaria si è occupata di dare da bere al maiale che visibilmente non riusciva a respirare, e dopo ben tre ciotole d’acqua si sono notati i primi segni di ritrovato “benessere”, vale a dire una respirazione quasi normale».
Gli attivisti hanno denunciato le troppe lacune e mancanze di questa fiera: «I controlli veterinari inesistenti, la superficialità organizzativa del Comune e della sua giunta, fino a ipotizzare un possibile reato di maltrattamento nei confronti dei maiali in evidente e grave stato di sofferenza, maiali di proprietà di due aziende agricole».
Il Comune di Tradate, dal canto suo, ha rimarcato come l’organizzazione sia orientata come sempre al massimo rispetto delle condizioni degli animali. Polemiche a parte, quella che va in soffitta è stata un’edizione premiata da una affluenza di pubblico largamente in linea con le aspettative. L’affluenza domenicale è stata più forte che mai, suscitando ritrovato interesse.
b.melazzini
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