COCQUIO TREVISAGO Un rimprovero di troppo rivolto a un ragazzino dopo una lite, un genitore che se l’è legata al dito e un seminarista che, malmenato, nel tentativo di tranquillizzare gli animi finisce al pronto soccorso. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui anche un sano rimbrotto veniva accettato serenamente. Anzi addirittura si trattava di un atteggiamento spesso caldeggiato dagli stessi genitori. Tutto ciò evidentemente non esiste più se a farne le spese è stato il malcapitato educatore che,
cercando di metter pace, ha avuto solo la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Così una storia d’agosto si è trasformata in una vicenda che lentamente ha fatto il giro del paese e che ancora oggi, a distanza di qualche settimana, continua a far discutere i parrocchiani. Sì, perché la vicenda risale al periodo dell’oratorio feriale, all’inizio d’agosto, ma solo negli ultimi giorni, con la gente al rientro dalle ferie, la notizia si è diffusa in paese. Resta una vicenda di strettissima attualità considerando la dinamica e il contesto oltre alle reazioni della gente tuttora indignate: «Ai miei tempi – racconta un’anziana del posto – se qualcuno mi avesse rimproverato giustamente e fossi tornata a casa per lamentarmi, i miei genitori me le avrebbero pure date. Ormai questi giovani non hanno più rispetto di nulla e di nessuno. I genitori sono anche peggio perché anziché riprendere i propri figli gli danno sempre ragione colpevolizzando qualcun altro. Questi poi sono i risultati». Secondo la ricostruzione, la scintilla scatenante sarebbe stato il rimprovero che un’educatrice avrebbe rivolto a un ragazzino per un linguaggio un po’ troppo scurrile. Il minorenne stava giocando con i coetanei all’oratorio di Sant’Andrea. Tutto sembrava essersi risolto in quel momento. Dopodiché il ragazzino di ritorno a casa, raccontando i fatti, ha scatenato la reazione del padre che ha raggiunto l’oratorio. Si è scatenato un alterco tra il genitore e l’educatrice che qualche ora prima aveva ripreso il figlio. Così la discussione si è fatta più accesa tanto che il seminarista, ormai prossimo a diventare diacono e poi sacerdote, tentando di fare da paciere ne ha subito il danno maggiore.
A questo punto il genitore, sferrando uno schiaffo al volto, ha ferito il seminarista costringendolo ad andare in ospedale per gli accertamenti del caso. Niente di grave, per sua fortuna: «Non sappiamo se abbia sporto denuncia – chiude la vicenda don Angelo – ormai è una storia passata, per fortuna il seminarista sta bene tanto che a ottobre diventerà diacono e l’anno prossimo sarà prete».
b.melazzini
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