Nuovo bagno di folla per la Madonna Pellegrina di Fatima, che a causa del maltempo non ha potuto percorrere in processione le vie di Sesto Calende ed è rimasta nella chiesa parrocchiale di San Bernardino.
Nel luogo di culto principale della città, la Comunità Pastorale Sant’Agostino si è riunita sabato sera per il momento culminante della settimana di celebrazioni. Alla presenza delle autorità civili e religiose e delle forze dell’ordine è avvenuta la consacrazione della città di Sesto Calende alla Madonna. Una cerimonia preceduta da canti, dalla recita corale del rosario e da un breve discorso tenuto da don il sacerdote milanese incaricato di seguire le peregrinazioni della statua nelle città
italiane. «A causa del maltempo non abbiamo potuto accompagnare la Madonna Pellegrina per le vie della vostra bella città – ha esordito don Vittorio – Ma chiediamo a Maria di venire nelle nostre case, soprattutto dove c’è sofferenza, dove ci sono bambini da educare o incomprensioni. Accogliamola nei cuori e invochiamola nei momenti di difficoltà». Il prevosto di Sesto don ha poi espresso, col rito dell’incensazione e con una preghiera per tutta la comunità, la devozione della città alla Madonna, chiedendo alla Madre di Cristo di proteggere Sesto da tutti i mali, dalle guerre, dalle divisioni.
Al termine, i fedeli hanno potuto baciare la reliquia dei tre pastorelli di Fatima. La statua della Madonna Pellegrina è ripartita domenica dopo i vespri per raggiungere Viareggio. Per tutta la settimana Sesto è stata meta di pellegrinaggio di fedeli provenienti da tutte le parrocchie della diocesi. La Madonna Pellegrina ha fama di concedere molte grazie ai devoti. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II era molto legato a questa effigie perché proprio il 13 maggio 1981 (lo stesso giorno dell’apparizione ai pastorelli nel 1917) scampò all’attentato di Alì Agca. Alla Madonna di Fatima attribuì la grazia.