La madre di Sandri: me lo hanno ammazzato una seconda volta


Arezzo, 14 lug. (Apcom)
– “Me lo hanno ammazzato una seconda
volta”: Daniela Sandri, con il volto segnato dalle lacrime, parla
così della sentenza che ha condannato Luigi Spaccarotella, per
l’omicidio di suo figlio Gabriele, a 6 anni di reclusione anzichè
14, come chiesto dal pm.

La donna ha espresso incredulità per la decisione dei giudici
della corte di Assise di Arezzo: “Quando vanno a casa, come fanno
a guardare i loro figli – si è chiesta – con quale coscienza
hanno fatto una cosa del genere? Come si fa a credere più? Non ci
credi più”.

Daniela Sandri ha poi espresso ancora una volta il dolore per la
tragica perdita del figlio: “Non me lo ridà nessuno, ma questo è
troppo tremendo”.

“E’ una vergogna per tutta l’Italia” aggiunge
Giorgio Sandri, il padre di Gabriele. “Non hanno creduto a cinque cittadini italiani – ha spiegato –
che hanno affermato di vedere Spaccarotella puntare e sparare in
mezzo all’autostrada. Non credo più nella giustizia, non credo
più in niente”.

Per Giorgio Sandri, sostenitore della tesi dell’omicidio
volontario anzichè colposo, non finisce qui: “Senz’altro faremo
appello, perché io Spaccarotella non lo mollo, non lo mollerò
mai, fino all’ultimo grado di giudizio. Sono cattolico – ha
concluso – e credo molto nella giustizia divina”.

Cep

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