La mia forbice suona il rock Così Lele canta Malnate

MALNATE Con un taglio suona il rock: a Malnate il parrucchiere cantante Gabriele Aliverti, per tutti Lele il parrucchiere, ha inciso un cd, intitolato “Country”, che racconta in musica la storia e la tradizione popolare di Malnate. Il fascino delle antiche corti, la suggestione dei bar e delle taverne nei quali scambiare qualche parola sorseggiando del buon vino, la semplicità dei giochi: ogni momento di quella giovinezza trasuda di passione, semplicità ma anche di nostalgia.

La canzone, che più di altre racconta la quotidianità di Malnate è intitolata in dialetto “Ei Oman”, cioè “Gli uomini”. Sulla base musicale de “La Creuza de Ma” di Fabrizio De Andrè il brillante cantautore malnatese ha composto un vero e proprio inno di Malnate. Una ballata country orecchiabile, semplice e allo stesso tempo ben studiata, che produce emozione anche nelle persone più giovani che magari non hanno avuto modo di assaporare il clima di quel tempo.

Il cuore, invece, batte forte tra quelli che hanno condiviso i giochi improvvisati, le chiacchiere della corte, il calore umano. La vita in versi del malnatese degli anni Sessanta-Settanta è raccontata con delicatezza in una raccolta, che non ha alcuno scopo commerciale, ma che si può apprezzare nella sua bottega in via Matteotti. Il negozio nel quale Lele taglia e acconcia da quasi 54 anni. Ora di anni il parrucchiere con l’animo d’artista ne ha 63 ma la verve e la creatività non si sono mai appassite.

La sua passione per la musica nasce da molto lontano quando negli anni Sessanta, esaltati dal talento dei Rolling Stones, insieme ad altri quattro malnatesi si era divertito dando vita al gruppo “Gli amici del sole”. Lele è il batterista ma nel frattempo il suo strumento è diventato l’armonica a bocca anche nella sua bottega non si può non notare la chitarra accomodata sul divanetto.

Intanto tra le quattro mura riecheggia l’inno della tradizione malnatese: «La vita del cortile – racconta Lele – era la vita delle persone che vivevano con tanta semplicità. La corte era la palestra, il luogo dove iniziare a giocare. Si giocava un po’ con tutto anche con il cerchione di una bicicletta perché ogni oggetto diventava un giocattolo. Nella corte c’era la vita: entravano tutti, gli impagliatori, gli arrotini, gli elettricisti».

In particolare la canzone del cantautore-parrucchiere centra l’attenzione sulla corte del circolino. Per intenderci lo scorcio, ormai completamente stravolto rispetto alle origini, che si può apprezzare alle spalle di piazza Repubblica. «Ho scelto Country – conclude il parrucchiere – perché mi piace molto il suono, lo swing. Sono le canzoni popolari». Le storie di un tempo: quelle emozioni di vita che ormai sembrano, solo a raccontarle, lontane anni luce. Ma che una canzone in un attimo può far riaffiorare.

b.melazzini

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