La miglior birra d’Italia è di Marnate. , detto Schigi, legnanese di 49 anni, una famiglia numerosa con 3 figli e 2 cani, Tripel e Barley che prendono il nome rispettivamente da una birra e dall’orzo, è il Birraio dell’anno 2013. Tutt’ora in carica – il titolo viene assegnato a gennaio per l’anno precedente da parte di Fermento Birra – punta fra qualche mese a fare il bis.
Il suo birrificio Extraomnes, nato nel 2010, situato nella zona industriale di Marnate, fa parte di El Mundo, nota azienda di caffè. Sia il nome della fabbrica della birra sia le etichette evocano la storia e il mondo latino. Extraomnes, fuori tutti, è l’invito del maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie all’inizio del Conclave, mentre l’immagine simbolo dell’azienda è un cirneco dell’Etna, il cane rappresentato in un mosaico pompeiano: ma anziché “cave canem” (Attenti al cane), sull’etichetta
è scritto “licet insanire” (È lecito fare follie). «Scrivevo di birra e facevo corsi di degustazione – così D’Amelio racconta l’inizio della sua attività – e in uno di questi ho conosciuto due persone dell’El Mundo che cercavano qualcuno che conoscesse l’ambiente e che iniziasse un percorso di produzione. Mi hanno lanciato l’idea e io ho accettato». Nel 2007 inizia l’attività con un impiantino da 30 litri, nel 2010 nasce il vero e proprio birrificio. «Siamo partiti con quattro birre – afferma D’Amelio – tutte della tradizione belga che ci piace molto: blond, tripel, saison e bruin. Ora siamo arrivati a 18 o 19». Tra le più particolari vi è la Donker all’aroma di caffè. «Siamo nell’El Mundo – dice il birraio – e abbiamo scelto una varietà di caffè etiope che dà una nota di freschezza alla bevanda».
Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre saranno presentate due nuove birre made in Marnate per la stagione primavera – estate: la Ciusky (nome da un cartone animato), speziata e dal gusto di zenzero, e la Dram (come il bicchierino da degustazione del whisky), una birra passata in botti di whisky single malt scozzese. Da dove trae ispirazione il birraio dell’anno? «Dal mio gusto – dichiara – noi facciamo solo birre che ci piacciono. Devono essere molto beverine e di grande qualità». Mentre a Marnate Extraomnes è ancora poco conosciuto, le bottiglie con il cane vengono esportate in tutto il mondo. «Quello che mi fa più impressione – ammette D’Amelio – è aver visto in Belgio le nostre birre che sono il più possibile aderenti al loro modello. Mi fa piacere, ma sono quasi preoccupato: insomma, è come vendere frigoriferi agli eschimesi!».