Strasburgo, 5 apr. (Ap-Apcom) – Altri 5.000 soldati in Afghanistan per addestrare l’esercito locale e migliorare la situazione di sicurezza in vista elle elezioni: è l'”impegno concreto”, nelle parole del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, offerto dagli alleati Nato nel summit conclusosi ieri a Strasburgo. E’ stato, assieme all’accordo sul nuovo segretario generale dell’Alleanza, il danese Anders Fogh Rasmussen, l’altro principale risultato di questo vertice di commemorazione del sessantesimo anniversario della creazione della Nato, che ha anche segnato una svolta nello stile dei rapporti euroatlantici.
Anche se gli europei non hanno voluto inviare nuove truppe per azioni di guerra vere e proprie, di cui c’è bisogno soprattutto nel Sud e nell’Est del paese asiatico, Obama ha detto di essere “contento”: “I nostri alleati della Nato hanno mostrato il loro forte ed unanime sostegno per la nostra nuova strategia”. Il cambio di tono, rispetto all’amministrazione di George Bush, si è notato: al posto di mettere l’accento su quello che è mancato, Obama ha sottolineato gli aspetti positivi: “Abbiamo cominciato a ottenere risorse reali per raggiungere i nostri obiettivi”, ha detto, e “gli addestratori che stiamo mandando sono non meno importanti dei soldati che sono nel Sud impegnati in combattimenti diretti con i talebani”.
Secondo la Casa Bianca, gli alleati si sono impegnati a inviare circa 3.000 uomini per un rafforzamento temporaneo della sicurezza in vista delle elezioni presidenziali di agosto, e altri 1.400-2.000 per la formazione dei militari afgani. Il presidente americano, che non vuole che la guerra in Afghanistan sia vista come una ‘crociata’ esclusiva degli Usa, non ha però rinunciato a insistere sulla necessità di nuovi contributi in futuro: “Serviranno più risorse e uno sforzo sostenuto”, ha detto, ” questo sforzo non può essere solo dell’America: tutta la Nato capisce che Al-Qaida è una minaccia per tutti noi”. Da gennaio Obama si è impegnato a inviare a Kabul altri 21.000 soldati.
Non tutti i singoli contributi sono chiari, anche perché le nuove truppe sono soggette a rotazioni o ad autorizzazioni parlamentari: alcune fonti Nato hanno affermato che i rinforzi complessivi sarebbero più vicini a 3.500 che a 5.000. La Gran Bretagna invierà quasi subito 900 nuovi soldati, che resteranno in Afghanistan fino a ottobre. Per l’Italia, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha promesso 524 soldati: 400 soldati aggiuntivi, più 2 aerei da trasporto con un equipaggio di 40 persone e 3 elicotteri da trasporto con un equipaggio di 34 soldati. La Spagna, ha annunciato il premier José Luis Zapatero, invierà 450 uomini per le elezioni: “La Spagna non aumenterà il suo contingente in Afghanistan, faremo uno sforzo temporale come abbiamo sempre fatto per le elezioni”, ha detto il leader spagnolo. Germania e Polonia invieranno 600 uomini ciascuna. La Francia, infine, dovrebbe inviare 150 gendarmi per addestrare la polizia afgana.
Ape
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