LONATE POZZOLO Scambio d’accuse fra i politici durante il consiglio comunale straordinario dedicato alla ‘ndrangheta. Un consiglio al quale ha partecipato anche il
E’ Donato Brogaga, ex vicesindaco ed attuale assessore all’Urbanistica ad alzare il tiro della polemica: «Mai in quest’aula ho sentito condanne forti su fatti gravi bollati come ragazzate – ha accusato – Io non voglio generalizzare, ma quando ho definito un gesto mafioso l’incendio dell’auto di un funzionario comunale mi è stato detto che esageravo: che si trattava,
appunto, di ragazzate».
Dal canto suo, il capogruppo del centrosinistra Michelantonio Vaccaro ha ricordato che «anche la processione di San Cataldo non era cosa usa alle nostre parti». Stando all’ordinanza della direzione investigativa antimafia di Milano, quella stessa processione era servita per alcuni “battesimi mafiosi”: e si era nel 2006. Per Vaccaro, ma anche per altri consiglieri, quell’occasione avrebbe messo in luce «frequentazioni inopportune di rappresentanti cittadini con persone poi coinvolte dai recenti fatti di cronaca».
«Convivenza non è connivenza – ha argomentato Gerolamo Bergamaschi di Alleanza per Lonate – Siamo su una strada a rischio. Lonate non sarà quella descritta dai media, ma non tutto il male viene dal Sud. Chi ha fatto quel che ha fatto ha trovato fra di noi qui chi gli ha permesso di agire». Il sindaco Pierluigi Gelosa ha sottolineato che «gli amministratori hanno segnalato alla procura diverse anomalie», mentre Simone Bergamaschi dall’opposizione ha commentato: «Neanche questa volta abbiamo saputo mostrarci uniti».
e.romano
© riproduzione riservata