La “nevicata del secolo” che trasformò il Varesotto: il 13 gennaio 1985 resta un ricordo indelebile

Quattro giorni di neve ininterrotta ricoprirono il nord Italia e in particolare la Lombardia, lasciando un segno profondo nella memoria dei varesini. Con punte di 115 centimetri nelle valli del Varesotto e una media di 80 centimetri in pianura, quella nevicata eccezionale cambiò il paesaggio e la vita quotidiana, regalando un’atmosfera fiabesca che ancora oggi viene ricordata con nostalgia da chi c'era.

13 gennaio 1985: l’inizio di un evento meteorologico epico

Il 13 gennaio 1985 segna l’inizio di una delle più grandi nevicate della storia recente. In quel giorno, la neve iniziò a cadere copiosamente su tutto il nord Italia, con particolare intensità sulla Lombardia e sulla provincia di Varese. Quell’evento eccezionale, ricordato come “la nevicata del secolo”, si protrasse per quattro giorni consecutivi, trasformando completamente il paesaggio e paralizzando interi territori.

In provincia di Varese, le valli alpine furono le zone più colpite: tra Valganna, Valmarchirolo e l’Alto Varesotto si registrarono accumuli di neve che superarono il metro e dieci centimetri, mentre in città e nei paesi di pianura la media si attestò sugli 80 centimetri. I dati storici del Centro Geofisico Prealpino confermano che tra il 14 e il 17 gennaio furono rilevati 122 centimetri di neve, una quantità mai più raggiunta in così pochi giorni nel mese di gennaio.


Scuole chiuse e strade bloccate: il Varesotto si fermò sotto il manto bianco

L’eccezionalità della nevicata non riguardò solo i numeri, ma anche il suo impatto sulla vita quotidiana. Le strade furono completamente ricoperte di neve, tanto da risultare impraticabili per giorni. Le scuole furono chiuse in molti comuni della provincia e le attività commerciali rallentarono drasticamente. I trasporti pubblici subirono forti disagi, con autobus e treni bloccati per ore.

Per giorni, spalare la neve divenne la principale attività dei varesini. Tutti si rimboccarono le maniche per liberare le strade, i marciapiedi e i cortili. Chiunque potesse, si arrese alla pala e si unì agli sforzi collettivi per fronteggiare una situazione che andava ben oltre le normali emergenze invernali.


Un ricordo indelebile nella memoria dei varesini

Nonostante le difficoltà, la nevicata del 1985 ha lasciato soprattutto ricordi positivi. Molti la descrivono come un’esperienza unica e irripetibile, un momento di comunità e condivisione. I più giovani si divertirono a giocare nella neve come mai avevano fatto prima, mentre i più grandi si trovarono a dover gestire un’emergenza straordinaria con grande spirito di adattamento.

La nevicata del secolo del 13 gennaio 1985 a Milano, in piazza Duomo.

Le immagini di strade, campi e paesaggi completamente imbiancati, le case coperte da un soffice strato bianco e il silenzio surreale che accompagna le grandi nevicate restano scolpiti nella memoria di chi ha vissuto quei giorni.

Per chi c’era, la “nevicata del secolo” non è solo un evento meteorologico, ma un momento speciale della propria storia personale, un ricordo di un tempo in cui la natura si mostrò in tutta la sua straordinaria potenza, regalando al Varesotto uno scenario da favola che ancora oggi viene raccontato con affetto alle nuove generazioni.