La vittoria più bella è vedere la piscina Manara sempre piena. Busto Arsizio ha accolto a braccia aperte la BPM Sport Management. Lo dicono i numeri: i Mastini di coach Gu Baldineti – sbarcati da questa stagione a Busto – sono (insieme alla Pallanuoto Trieste) la squadra con il pubblico più numeroso della Serie A1. Domenica sera i Mastini sono stati protagonisti di una serata di grande successo allo Shed di Busto, nel corso della quale sono stati presentati vari progetti sociali e benefici sostenuti da Sport Management.
«In questi primi mesi la risposta di Busto è andata al di là delle più rosee aspettative – sorride il prof. Sergio Tosi, presidente di Sport Management – Abbiamo una media spettatori di 800 persone circa, la più alta di tutta la massima serie, con punte di 1.400 spettatori nelle partite di cartello, come quella con la Pro Recco. La stessa Pro Recco non fa i nostri numeri quando gioca in casa. E siamo l’unica
società che fa pagare il biglietto». Alla sua prima stagione a Busto la BPM Sport Management ha saputo conquistare la fiducia di 400 abbonati: «Non ci aspettavamo un’adesione di questo tipo, anche se ci speravamo – sottolinea Tosi – L’interesse di Busto per la pallanuoto è notevole: del resto i ragazzi vivono in città, hanno le famiglie qui, cominciano a essere conosciuti. C’è sempre più curiosità e simpatia attorno alla nostra squadra. Insomma, le cose stanno andando benissimo». Va detto che la società del presidente Tosi sta lavorando sodo per farsi conoscere e amare dal pubblico bustocco: «E la risposta è già arrivata, ma quelli che stiamo facendo sono veri e propri miracoli. Mi spiego. In Italia non esiste neanche una Lega pallanuoto: io mi sto dando da fare per costituirla, per avere un organismo che lavori a contatto coi mass media per fare promozione e comunicazione per questo bellissimo sport. Oggi non abbiamo nulla – si rammarica Tosi – se non una federazione che brilla per la sua assenza. I dirigenti che si occupano di pallanuoto sono più vecchi di me, che ho 66 anni. Ma ci sono responsabili di settore che hanno 80 anni: con tutto il rispetto per la loro esperienza, serve gente giovane con voglia di fare e idee nuove». Come quelle che porta avanti la BPM Sport Management: «La pallanuoto passa per uno sport di nicchia, ma se la proponi in un certo modo non ha niente da invidiare agli altri sport – sottolinea Tosi – Chi viene alla “Manara”, anche se non è un cultore di questa disciplina, si diverte e apprezza. Poi certo, la location è importante: anche venerdì sera il telecronista Rai Dario Di Gennaro ha sottolineato quanto sia bello e accogliente il nostro impianto».
Funziona anche la collaborazione con la società locale: «I dirigenti della Busto Nuoto sono persone intelligenti, amanti dello sport: non ci vedono come l’usurpatore che viene a rompere le scatole, ma come un’opportunità che fa crescere sia noi che loro». Non era scontato: nello sport italiano la difesa del proprio orticello è sempre stata molto sentita: «L’abbiamo toccato con mano a Monza – ricorda Tosi – dove c’era una realtà locale che tifava contro di noi. E noi, pur continuando a gestire l’impianto, abbiamo tolto il disturbo». A completare il quadro positivo ci sono anche i buoni risultati della prima squadra, attualmente terza dietro Pro Recco e Brescia: «Venerdì a Brescia abbiamo avuto molta sfortuna, tra pali, traverse e qualche decisione arbitrale discutibile. Oltretutto abbiamo giocato con un solo centroboa, Deserti, perché il giovane Busilacchi era indisponibile. In certi momenti abbiamo giocato addirittura senza centroboa, che è un po’ come se una squadra di basket non avesse il pivot. Ma stiamo cominciando a far sentire il fiato sul collo anche a una corazzata come Brescia. E credo che al ritorno li batteremo».