La Notte bianca di Calusco d’Adda è partita all’insegna dell’incertezza meteorologica. Nel pomeriggio nuvoloni minacciavano pioggia e gli addetti ai lavori, con gli amministratori comunali, sono stati impegnati a controllare i siti meteo per capire se il tempo sarebbe tornato bello soprattutto nella serata. Poi, verso le 18, ha fatto capolino un po’ di sole e le nuvole hanno lasciato il paese, dando simbolicamente il via alla manifestazione. La macchina organizzativa nonostante le incertezze del pomeriggio non si è mai fermata: associazioni, musicisti, espositori e commercianti si sono dati da fare affinché fosse tutto pronto per la serata. Al lavoro anche numerosi stand gastronomici e già nel tardo pomeriggio si sentiva il profumo di costine e spiedini alla brace, salsicce, hamburger e patatine fritte.
Tutto il paese è stato coinvolto nella «movida» e il centro era off limits per consentire agli organizzatori di preparare gli stand e alla gente di passeggiare, parlando, degustando e facendo shopping tra le vie caluschesi. Un centinaio gli eventi: giocolieri, ballerine, musica per ogni gusto, il mercatino dello scambio e poi gufi e civette a cura dei falconieri delle Orobie, cani guida per i non vedenti, il laboratorio Parco Adda Nord, trenini per bambini e grandi e,
in piazza San Fedele, «L’Eco café» con lo spazio promozionale de L’Eco di Bergamo. Non poteva mancare, poi, il Bepi che ha selezionato i futuri candidati al suo ormai celebre «quiss» televisivo. Il nostro viaggio tra i volti della festa comincia verso le 19,30, quando iniziano a suonare le band «Fò di strass» e «Fracassoni», mentre dalle spine dello stand «Sbirrando» comincia a scendere la birra: «Da 16 anni a inizio giugno organizziamo la festa “Sbirrando” – racconta Jader Bonanomi – e partecipiamo anche alle notti bianche. Il ricavato delle nostre feste va in solidarietà».
Allo stand degli alpini è il vice capogruppo Giovanni Mapelli, impegnato a tagliare un salame lungo ben due metri, ad annunciare il menu: «Spaghetti aglio e peperoncino e una buona fetta di salame». Ma il pensiero delle penne nere, come sempre, è rivolto anche a chi è meno fortunato: «Cinque alpini della Protezione civile ? spiega infatti Mapelli ? sono andati a Cento, in Emilia, ad aiutare i terremotati». Il panificio «Il fornaio» invece è addobbato con nastri colorati e il titolare Manuel Esposito commenta: «È una grande manifestazione con tanta gente e tante associazioni, noi teniamo aperto fino alle 2». Al gazebo della Croce Bianca di Calusco d’Adda Stefano Bergamini (in fotografia con Simone Passera) spiega: «Siamo presenti come servizio e attraverso questo corner diamo informazioni alla gente sulla nostra attività».
A mezzanotte inoltrata i volontari della Croce bianca liberano 500 palloncini colorati e illuminati con un led. Uno spettacolo. Al lavoro anche il direttore dell’oratorio don Ivan Giupponi e il suo coordinatore Alessandro Brevi: con i cuochi stanno preparando le salamelle. «Lavorano allo stand dell’oratorio un centinaio di giovani ? evidenzia don Giupponi ? questa festa è un momento di aggregazione per i ragazzi e per tutta la popolazione. Il ricavato va a sostenere l’attività del nostro oratorio». Non mancano la Protezione civile del gruppo alpini, la polizia locale al completo, i dipendenti comunali, gli amministratori con il sindaco Roberto Colleoni, l’assessore alla Cultura Massimo Cocchi e tanti volontari. Verso le 21 la Notte bianca prende il volo: migliaia di persone, musica, giochi e sapori fino a tarda ora, quando i fuochi d’artificio chiudono la festa illuminando il cielo dell’Isola.
Remo Traina
fa.tinaglia
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