San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti e dei desideri, a Varese ormai da qualche anno, è diventata “La notte dei poeti”. Di chiara ispirazione pascoliana, il 10 agosto è un appuntamento da non perdere per gli amanti della poesia e per chi nasconde il segreto di una vita nei versi e li sussurra alle stelle.
Sembra un’idea anacronistica, ma chi ha vissuto questa avventura assicura che si tratta di una notte davvero indimenticabile. Prendi la notte delle stelle cadenti, raccogli tutti i poeti che puoi, versa del vino e vedi cosa succede.
L’idea nasce nel 1988, dall’incontro fruttuoso delle menti creative di Silvio Raffo e Dino Azzalin durante una festa a casa di quest’ultimo, in via Faido, una strada di Masnago che finisce nella campagna, davanti il lago e lo splendore del Rosa.
Fino al 2005, afferma Azzalin, ogni notte di San Lorenzo, al Faido «la poesia era sempre supportata da cugine e sorelle, musica, teatro, improvvisazioni artistiche». Nel 2006 e 2007 il reading poetico si è svolto ad Arcumeggia e al castello delle Marianne, nel 2009 nella chiesa di Sant’Antonio, poi nel 2010 a Brenta. Fino a quest’anno, quando si celebrerà, domani 9 agosto, a Cunardo, con la collaborazione di Pro Loco, Ccr, Nem e Living.
In tutti questi anni, chi sono stati i poeti celebri che vi hanno preso parte? Oltre a Raffo e Azzalin, Fabio Scotto, Alda Merini, Andrea Zanzotto, Angelo Maugeri, Milo de Angelis, Aldo Nove, Vivian Lamarque, Cesare Viviani, Nicola Crocetti (editore), Enrico Baj (pittore), Giancarlo Pontiggia, Mauro Maconi, Mario Santagostini, Franco Buffoni, Edoardo Zuccato, Romano Oldrini, Carlo Zanzi, Luca Traini, Chiara Zocchi, Costantino Lazzati, Viviana Faschi, Stefania Cadario. Poeti più o meno varesini e di diversi estrazione e temperamento.
Come mai la scelta di Cunardo come teatro dell’evento? «Ci è stato chiesto da Antonio Bandirali per il semestre del Ccr, dalla Pro loco di Cunardo e da Giorgio Robustelli, proprietario della Fornace».
Quanti poeti saranno presenti quest’anno? «Saremo una ventina, a gruppi anche se siamo solitari, costruiamo quella che Viviani chiama “la comunità degli animi”».
Ma come si è detto, la poesia sarà accompagnata dal teatro, con una recita a sorpresa di Anna Bonomi, e dall’incanto del violino di Alberto Casiraghy e del salterio (strumento medievale) di Michele Sangineto. La danzatrice Clarissa Pari interpreterà, con la voce di Cristina Barzi, il corpo delle donne nella poesia.
I poeti – che renderanno omaggio ad Alberto Casiraghy, editore di poesia a cui è dedicata una mostra in Fornace – presenti sotto le stelle saranno, tra gli altri: Nina Nasilli, Massimo Scrignoli, Dino Azzalin, Elena Danelli, Silvio Raffo, Gaetano Blaiotta, Fabio Scotto, Rita Clivio, Marcello Castellano, Valentina Vannetti, Corrado Guerrazzi, Chiara Bazzocchi, Silvano Lista, Salima Martignoni, Terenzio Cuccuru, Adriana De Carvalho, Enrico Brunella, Sandro Sardella e Andrea Sempiana.
L’evento inizierà alle 21.30, nell’ottocentesca e suggestiva oasi di arte silvestre alle Fornaci di Cunardo, e durerà tutta la notte, con il reading poetico intorno alle 23, complici le stelle e l’autentica passione per madonna Poesia.
Allora la poesia non è morta? «No, muoiono i poeti – afferma l’appassionato ideatore dell’evento, Dino Azzalin – non la poesia, che risplende in ogni stella che arde nel cielo. E alla fine, al pianto di stelle leveremo in alto i calici e le fiamme purificatrici faranno dono al cielo del canto dei poeti».
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