La Pedemontana che saràEcco il progetto per Gazzada

GAZZADA SCHIANNO Dieci case salve in via Carducci, due abitazioni abbattute, sì alle rampe e una nuova bretella che regolerà la viabilità ordinaria del paese. E’ stato svelato giovedì mattina il progetto della Pedemontana per quel che riguarda lo svincolo di Gazzada Schianno e Buguggiate. Nella sede del Pirellino di Varese i sindaci dei due paesi interessati dal passaggio dell’opera, Cristina Bertuletti e Cristina Galimberti e il comitato cittadino, rappresentato dal portavoce, Giovanni Berbieri, hanno raccolto le novità mostrando soddisfazione da una parte e qualche perplessità sul versante del comitato “Pedemontana fatti sotto”.

"Abbiamo apprezzato moltissimo – dice Barbieri – l’impegno di Regione Lombardia e il lavoro dell’assessore Cattaneo che ci ha invitato insieme ai sindaci in questa sede. Abbiamo ascoltato con interesse le spiegazioni che ci sono state fornite dai tecnici sulla impossibilità di realizzare l’opera in galleria come avevamo sperato. Ci lascia però perplessi il discorso delle rampe. Come comitato abbiamo sempre ribadito il nostro no alle rampe, io sono semplicemente il portavoce e devo ribadire quella che è sempre stata la nostra posizione, quella del comitato, su questo versante. Ora finalmente abbiamo in mano delle carte su cui poter discutere. Ora le sottoporrò all’attenzione del comitato che deciderà come esprimersi». Qualche settimana fa, infatti, il comitato cittadino si era espresso duramente contro chi caldeggiava la realizzazione delle famigerate rampe.

Nei prossimi giorni il comitato tornerà a riunirsi e, con i progetti tra le mani, deciderà come comportarsi. In attesa di ulteriori evoluzioni, l’assessore regionale, Raffaele Cattaneo, ha espresso tutta la sua soddisfazione: «Delle dodici case – sottolinea l’esponente del Pirellone – solo due verranno espropriate e abbattute. Contiamo di avviare i lavori fin dal mese di gennaio del 2010 concludendoli entro tre-quattro anni. Si tratta di un’opera fondamentale». Sulla dibattuta questione delle rampe, l’assessore ha spiegato i motivi che hanno fatto propendere la progettazione per una soluzione di quel tipo: «Attraverso

le rampe – dice Cattaneo – sarà possibile evitare che il traffico pesante passi per il centro abitato di Gazzada, Buguggiate e Morazzone salvaguardandoli. Sono convinto che tra 5 anni – aggiunge – nel caso in cui non fossero realizzate le rampe, i sindaci verrebbero da me per chiedermi quale soluzione adottare per salvare il loro centro abitato dal passaggio dei mezzi pesanti. Se non le inseriamo ora rischiamo di pagare le rampe (10 milioni di euro) più avanti. In questo momento ci pensa la società Pedemontana, in futuro potrebbero doverci pensare le istituzioni del territorio, Comuni, Provincia e Regione». A ottobre si dovrebbe ottenere il nulla osta del Cipe in vista, a gennaio, dell’avvio dei cantieri: in quel periodo i cittadini avranno il tempo di presentare eventuali osservazioni di dettaglio che potranno essere rese esecutive.

b.melazzini

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