I frequenti sbalzi di temperatura di queste settimane, oltre a procurare malanni alle persone, hanno evidentemente fatto male anche al lago di Monate. Questa la spiegazione data dal Comune di Travedona e dagli esperti interpellati che hanno effettuato le analisi delle acque, al fenomeno di proliferazione di alghe su tutto il bacino lacustre che si è verificato nei giorni scorsi.
Molti cittadini anche sui social, hanno segnalato anche la presenza di cattivi odori provenienti proprio dal lago, che ha assunto una colorazione marrone. «Una volta appurata la comparsa sul lago di un’anomala presenza di microalghe su tutta la superficie, abbiamo eseguito immediatamente dei controlli sull’impianto di collettamento e sul sistema di pompaggio» spiega l’amministrazione comunale di Travedona Monate.
A segnalare per primo la presenza della fioritura abnorme di alghe è stato un guardapesca. Per accertarne l’origine, il Comune si è affidato a una società specializzata, che ha eseguito una serie di campionamenti. «Dagli esiti non pare nulla di preoccupante – prosegue l’amministrazione comunale – e non si tratta di una fioritura di alghe tossiche; tra alcuni giorni, la situazione dovrebbe risolversi da sola».
I campionamenti sono stati effettuati in tre punti: a Osmate, nel centro del lago sia in superficie che a una profondità di cinque metri e alla Canottieri. I dati emersi sono risultati in linea con quanto ci si può attendere in questo periodo, con la presenza di uno stato di sovrasaturazione di ossigeno conseguente alla fioritura algale, più marcata nell’area della Canottieri, probabilmente a causa del vento.
Anche i livelli di fosforo risultano in linea; elemento che continua a essere utilizzato dalle alghe per proliferare fintanto che sarà disponibile. «Esaurito il fosforo – spiegano gli esperti che hanno effettuato l’analisi – le microalghe non potranno più moltiplicarsi e la fioritura terminerà con il lodo disfacimento e precipitazione sul fondo dove saranno facilmente degradate grazie alla buona ossigenazione delle alghe».
Il laboratorio ha prelevato anche campioni di fitoplancton che sono attualmente sotto esame; preliminarmente però, sono state escluse alghe tossiche e presumibilmente la fioritura è dovuta alla Crisoficee, una specie maleodorante ma innocua. «L’innalzamento della temperatura durante i primi mesi dell’anno e il suo notevole abbassamento, registrato poche settimane fa, ha probabilmente causato questo fenomeno naturale – conclude il Comune – l’attività di monitoraggio prosegue con regolare e corretta puntualità, come da protocolli stabiliti».