Lesione muscolare parziale del bicipite femorale destro, rientro previsto tra 8 settimane. Con questo bollettino medico la Pro Patria ha diramato un comunicato stampa per informare i giornalisti circa le condizioni di Elia Bortoluz, uno stop lungo e forzato che creerà sicuramente qualche grattacapo al tecnico dei Tigrotti di Bonazzi.
L’attaccante, cresciuto nel vivaio del Torino, è pedina importante per il gioco della squadra biancoblu e la sua assenza per i prossimi due mesi complica certamente le cose anche in virtù del fatto che lo stesso comunicato continua parlando di “esami effettuati sul giocatore Roberto Cappai che hanno evidenziato un risentimento muscolare a carico del bicipite femorale sinistro, escludendo lesioni strutturali del muscolo”.
Tradotto, né uno né l’altro saranno disponibili fino all’anno nuovo, a Bonazzi il compito di sbrogliare la matassa. Matassa complicata già dalla trasferta di domani col Darfo Boario dove al fianco di Santana, in quel 3-5-2 che tante soddisfazioni ha dato fin qui con 8 vittorie consecutive e record della stagione 40/41 eguagliato, giocherà Casiraghi. Andrea, ex attaccante della Primavera del Milan, figlio del celebre Gigi titolare della Lazio e della nazionale italiana, in campo non esattamente la stessa cosa.
Il giovane figlio d’arte è alla Pro Patria da quest’anno, ha giocato il primo tempo dell’ultima gara in casa con l’Olginatese ma, per caratteristiche, è troppo diverso da Bortoluz, più portato alla profondità che a venire incontro al pallone, ad aggredire lo spazio piuttosto che giocare di sponda, più solitario che corista. Domenica allo Speroni ha corso tantissimo invano, sostituito ad inizio secondo tempo dopo una prestazione assolutamente insufficiente, ma non c’è alternativa. Non ancora, quanto meno.
Problemi anche dietro, vista la squalifica per due giornate di Ferraro saranno Angioletti, Zaro e Garbini i tre difensori davanti al giovane Monzani mentre in mezzo al campo, dopo la prestazione così così di 7 giorni fa, toccherà ancora una volta a Pedone, largo sulla destra, Arrigoni, Disabato e Colombo in mezzo, Barzaghi a sinistra.
Resta ancora fuori Santic, vero e proprio uomo d’ombra del centrocampo bustocco in questo periodo di rinascita dopo i giorni difficili del 4-3-3 di inizio stagione. Quali alternative? Gherardi davanti, Casiraghi in panchina e un giovane da inserire in mezzo al campo come Piras, esterno destro, che costringerebbe Bonazzi a togliere dai titolari, viste le regole della categoria, uno tra Disabato, Colombo e Pedone.
Supposizioni, cambi in corso, situazioni che si stanno ancora evolvendo e su cui il tecnico scioglierà i dubbi solo all’ultimo momento.
Gli avversari del Darfo Boario non sono certo un’armata che spaventa in condizioni normali, ma con tutti questi problemi servirà la gara perfetta e la formazione il più perfetta possibile per l’ultima gara prima della sosta. Per fare la storia.