– Il sindaco di Sesto Calende si dice pronto ad accogliere una famiglia di profughi siriani. La notizia, rimbalzata da un quotidiano nazionale e confermata dallo stesso primo cittadino Marco Colombo, non ha mancato di sorprendere anche il centrosinistra. Il dramma connesso ai fenomeni migratori non lascia indifferente neppure la città sul Ticino. E un tema che ha sempre diviso le forze politiche fra fan dell’accoglienza e sostenitori di un necessario fermo agli sbarchi oggi sembra avvicinare le diverse posizioni. «È vero» scrive Colombo anche su Facebook. «Confermo la disponibilità della città di Sesto Calende nel fare un progetto specifico per una famiglia di profughi siriani. È da tre mesi che l’ho dichiarato al Prefetto di Varese ma mi ha sempre risposto negativamente».
Meravigliato di questa affermazione è l’ex sindaco della città e consigliere provinciale del Partito democratico Roberto Caielli. «Più di una persona mi ha riferito che il nostro sindaco ha dichiarato la disponibilità ad ospitare dei profughi siriani. Se ciò corrisponde al vero sarebbe un bel segnale per Sesto e anche, soprattutto, per qualche poveretto che troverebbe aiuto». C’è da precisare tuttavia che Colombo parla di profughi siriani, scampati quindi a un conflitto bellico, e non dei cosiddetti rifugiati economici,
come il definisce il presidente francese Emmanuel Macron, che in Europa ricercano un miglioramento delle proprie condizioni di vita. Sul perché il Prefetto non abbia ancora autorizzato il progetto possiamo fare delle ipotesi. Lo stesso Caielli suggerisce che «forse il Prefetto non ha il compito di selezionare i rifugiati per nazionalità, religione, censo ecc. Anzi forse non può farlo, perché una istituzione della Repubblica agisce in base alle leggi. Però chi fa gesti volontari può trovare i canali giusti per informarsi presso le associazioni che organizzano l’accoglienza (e che partecipano ai bandi della Prefettura) e che potrebbero consentire rapidamente di arrivare a individuare persone che hanno bisogno di accoglienza».
L’ex sindaco Pd consiglia a Colombo di contattare l’assessore del Comune di Milano. Non risparmia tuttavia all’attuale sindaco del Carroccio una battuta: «personalmente penso che non sia bello discriminare, ma considero un passo avanti la volontà di accogliere qualcuno piuttosto che incatenarsi se qualcun altro accoglie».
In Italia soltanto circa 2800 Comuni su 8mila ospitano attualmente dei richiedenti asilo.