Lavoratori della Whirlpool in piazza ieri mattina a Cassinetta di Biandronno, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale del settore metalmeccanico.
Erano circa 400 le persone che hanno partecipato al corteo che si è snodato lungo la strada provinciale fino alla rotatoria, che è stata bloccata dai lavoratori.
Due ore di sciopero, presidio alla portineria e sfilata per le strade di Cassinetta, dietro allo striscione con le sigle sindacali; queste le modalità
scelte dai sindacati e dalle Rsu di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm per far sentire la protesta dei lavoratori contro Federmeccanica e il mancato rinnovo del contratto nazionale di categoria. Nemmeno la pioggia che si è abbattuta sul corteo durante la sfilata, scandita anche da slogan e fischi, ha scoraggiato i lavoratori della multinazionale americana degli elettrodomestici, dalla loro protesta, che è stata organizzata unitariamente da Fiom, Fim e Uilm.
A finire nel mirino della protesta dei lavoratori Whirlpool è stato anche il neopresidente di Confindustria Vincenzo Boccia, ospite peraltro lunedì dell’assemblea generale dell’Unione degli Industriali della provincia di Varese che si è tenuta a MalpensaFiere.
«Boccia si è detto, non appena insediato, subito d’accordo con la linea di chiusura che sta tenendo Federmeccanica al tavolo delle trattative, nel non voler firmare il rinnovo del contratto – afferma Matteo Berardi, rsu Fiom Cgil – quella data dal corteo dei lavoratori Whirlpool è la risposta che il nuovo presidente di Confindustria si è meritato».
Al tavolo nazionale sul rinnovo del contratto quest’anno, dopo l’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool, siede anche un rappresentante della multinazionale americana, visto il peso ancora maggiore assunto dal gruppo.
Anche per questo motivo, i lavoratori dello stabilimento di Cassinetta hanno fatto sentire ieri la loro voce di protesta, non solo in fabbrica ma anche per le strade del paese.
«Il messaggio che dal corteo deve arrivare a Federmeccanica e all’azienda è che noi continueremo a ringhiare e a farci sentire – prosegue Berardi – la questione del rinnovo del contratto è fondamentale e non può essere rinviata; deve essere chiaro che noi non molliamo e che da qui non si passa». La protesta di sindacati e lavoratori della Whirlpool proseguirà anche la prossima settimana con un’iniziativa analoga a quella di ieri, ovvero sciopero, presidi alle portinerie e corteo di protesta in piazza. «La trattativa nazionale è bloccata a causa dell’atteggiamento di Federmeccanica – afferma Tiziano Franceschetti, rsu Fim Cisl dei Laghi – gli scioperi, i presidi alla portineria e i cortei dei lavoratori che stiamo organizzando devono servire a dare una spallata e a sbloccare finalmente la trattativa; la protesta dei lavoratori va avanti».