«Appalto calore in Provincia, indaga l’Anac». Esposto della Lega, l’Anticorruzione si muove, Longhin contesta il bilancio.
Il capogruppo della Lega Nord ha presentato, da tempo, alcuni esposti alla magistratura per contestare una proroga dell’appalto sulla fornitura di calore e in questi giorni l’Anac, autorità nazionale anticorruzione, si è fatta sentire.
«La Provincia di Varese è indagata dall’Associazione Nazionale Anticorruzione per atti illegittimi – spiega Longhin in una nota – Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, mi ha inviato per conoscenza ieri 28 novembre, una lettera inviata il 16 novembre al segretario generale della Provincia di Varese, , dove gli si comunicava l’avvio di ben 2 procedure di indagini riferite ad un esposto da me presentato il 2 novembre e relativo a due illeciti commessi, a mio parere, a febbraio su 2 contratti pubblici. Al segretario generale ANAC chiede l’invio di decine di documenti entro il termine perentorio di 30 giorni». Longhin prosegue:
«Ora io mi chiedo perché si sia votato un bilancio preventivo 2017 ieri in consiglio provinciale, passato con 9 voti a favore contro 7 contrari, e si sottoponga lo stesso alla conferenza dei sindaci di oggi 30 novembre se viziato, al momento, da due indagini in corso, ma cosa ancora più preoccupante è perché non se ne è data divulgazione, non pretendo alla stampa, ma almeno ai consiglieri provinciali, nemmeno ai propri in maggioranza. Un presidente dovrebbe usare gli stessi pesi per le stesse misure.
Nel marzo 2015 Vincenzi ha dato in pasto alla stampa il buco di bilancio vantandosi di una trasparenza amministrativa, poi di fatto mai provata, che oggi, chissà perché, non si ha più. Questo avvio di indagine ha un peso maggiore perché nato da una mia interrogazione e dà una risposta contestata da ANAC tanto da avviare la procedura e due perché basata su tempistiche e riferimenti di legge reali che Anac riprende nella propria comunicazione dove si parla di atti illegittimi che potrebbero comportare danni erariali e disciplinari».
Nel frattempo un dirigente di Villa Recalcati e tre revisori dei conti; indagati, a vario titolo, per i reati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio sono stati rinviati a giudizio. I 4 amministratori (l’indagine si riferisce alla gestione leghista dell’ente) erano in carica nel corso del 2102, anno in cui si verificò l’iscrizione in bilancio di voci sovrastimate e dunque secondo l’accusa false. L’indagine, condotta dalla Guardia di finanza di Varese, ha segnalato un danno erariale quantificabile in 34,8 milioni di euro a carico della Provincia di Varese. «Longhin ha fatto un esposto su una proroga per l’appalto del calore delle scuole – ha replicato il presidente della Provincia – è una gara complessa, di valore importante, si parla di un paio di anni di organizzazione della gara, e il dirigente ha deciso una proroga del contratto in attesa del perfezionamento della gara stessa. D’altronde che cosa doveva fare? È una questione che non c’entra nulla con il bilancio. Anac ha ricevuto l’esposto e ha chiesto di acquisire i documenti, con una procedura abbastanza normale. Sono atti di gestione, comunque, quelli di cui si parla e non amministrativi».