MILANO – La Lombardia apre le porte del palazzo regionale alle startup per metterle in contatto con potenziali investitori nazionali e internazionali, offrendo loro concrete opportunità di sviluppo. Attraverso l’evento ‘FutureMatch – Connect Today, Create Tomorrow’, promosso dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, circa 40 hanno avuto oggi, per la prima volta, la possibilità di incontrare a Palazzo Lombardia soggetti interessati a sostenere progetti ad alto potenziale.
Le 40 startup presenti oggi a Palazzo Lombardia sono state selezionate attraverso le diverse iniziative che la Regione, in questi anni, ha attivato per supportare ricercatori e imprenditori emergenti in settori come biotecnologie, diagnosi e terapie, spazio, tecnologie sostenibili, intelligenza artificiale, chimica verde. Ognuna di loro ha avuto a disposizione un ‘palcoscenico’ per promuovere le proprie soluzioni all’avanguardia, con un convegno e stand espositivi, e soprattutto l’occasione per un dialogo diretto con possibili investitori attraverso le ‘Matching session’, ovvero incontri ‘one to one’ che hanno permesso di approfondire le proposte presentate e attivare nuove collaborazioni.
La Lombardia come hub dell’innovazione internazionale. L’appuntamento della Regione, infatti, ha riunito talenti e capitali provenienti da diverse parti del mondo, a conferma di quanto la Lombardia sia sempre più incubatore di idee e catalizzatore di investimenti: un luogo dove il funzionamento di un ecosistema efficiente composto da istituzioni – con a capo la Regione – università, centri di ricerca e associazioni di categoria determina le condizioni favorevoli per l’affermazione di imprese capaci di progettare le tecnologie del futuro.
“La Lombardia – ha evidenziato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – è assoluta protagonista dell’innovazione: siamo il territorio dei brevetti e delle startup e come Regione operiamo per creare un ambiente adatto allo sviluppo e alla ricerca, in cui i progetti possano trasformarsi in aziende solide e dunque in valore aggiunto per la nostra economia”.