La Regione boccia Ponte Tresa Niente soldi al commercio

LAVENA PONTE TRESA La Regione Lombardia boccia il distretto del commercio «Ceresio-Tresa». Così i sindaci dei Comuni interessati – Lavena Ponte Tresa, Brusimpiano, Cadegliano Viconago, Cremenaga, Cuasso al Monte e Marzio – restano con l’amaro in bocca. «Perché – attacca il sindaco pontresino Pietro Roncoroni – il piano che avevamo presentato non aveva nulla da invidiare agli altri che poi sono stati accolti. Senza dimenticare l’importanza strategica del settore commerciale in una realtà di confine come la nostra e le altre che contavamo di ricomprendere nel distretto Ceresio-Tresa».

/>Queste, dunque, sono ore di delusione sulle rive del Ceresio. Anche perché i finanziamenti che si sarebbero ottenuti avrebbe fatto davvero comodo sia a Lavena Ponte Tresa, sia alle realtà vicine. «Probabilmente – ipotizza Roncoroni – ha pesato il riconoscimento già arrivato nelle scorse stagioni per il Piano integrato per competività di sistema, che aveva portato alle attività commerciali e al Comune qualcosa come un milione e 250mila euro. Ciò forse ha pesato sulla richiesta di nuovi finanziamenti contenuta nel piano dei distretti del commercio. Anche perché il progetto che avevamo messo a punto con il supporto di Ascom era sicuramente tra i migliori». Ora così bisognerà fare i conti con questo stop. «L’auspicio è che non sia definitivo – evidenzia Roncoroni – perché non è escluso che possano comunque verificarsi sviluppi interessanti. Non è detto che, visto il mancato riconoscimento attuale, in futuro non venga preso in considerazioni per altri bandi o finanziamenti regionali. Noi sicuramente andremo avanti, magari allargando ulteriormente il numero dei comuni coinvolti. Penso per esempio alla Valceresio e a tutta l’area del Monte San Giorgio, partendo proprio da Porto Ceresio».

e.romano

© riproduzione riservata