Ancora scintille ad Angera sulla questione della Rocca “Fantasma”: nei giorni scorsi, infatti, la Lega ha diffuso dei volantini ironici di uno scorcio della città senza il monumento simbolo, tirando le orecchie all’amministrazione comunale che nella mappa del progetto Museo Diffuso non aveva evidenziato la presenza della Rocca.
«Questa mappa – insiste la Lega Nord – in occasione della presentazione del progetto del Primo Maggio, è stata spacciata come “Guida Breve del Museo Diffuso”, ma come si può facilmente verificare, la stessa si limita ad elencare 40 siti di interesse pseudo-turistici ed a posizionarli sulla cartografia senza dare alcuna indicazione sulla loro natura o importanza; alcuni siti poi non accessibili, perché proprietà privata, e altri addirittura sotterrati (edificio rustico di età romana). Per non creare polemiche inutili era stato chiesto all’amministrazione comunale, con risposta scritta non pubblica, di chiarire se la non menzione della Rocca su tale mappa era dovuta ad un errore o se frutto di una decisione ponderata, perché l’intendimento era quello che in caso di errore poter ristampare la mappa con l’indicazione della Rocca, in caso contrario spiegarne le motivazioni».
«La risposta del Sindaco – insiste il Carroccio – seccata e spocchiosa di tutto parlava meno che di dare risposta a quella semplice domanda. Il Sindaco spiegava che l’Amministrazione ha lavorato in sintonia con gli incaricati dalla società Isole Borromee, ma come si vede, nella mappa non vi è alcun riferimento alle proprietà Borromeo, segno che La Rocca non rientrava nel progetto del Museo Diffuso. Infatti, come precisato nella risposta, alla Rocca è espressamente dedicato un sito nel nuovo portale angera.it, ma non nel Museo Diffuso».
La polemica non si placa: «Comunque ribadiamo, non è in discussione il progetto del Museo Diffuso, ma la mappa che dovrebbe fare da guida: così come si presenta, non solo non menziona la Rocca, ma è inadatta allo scopo. Nella presentazione del 1 maggio erano individuati ben tre percorsi pedo-ciclabili (Percorso storico artistico, Passeggiata benessere e Percorso in bicicletta), ma la mappa non li riporta, è solo un elenco di siti confusamente indicati senza una sequenza logica non accompagnato da alcuna spiegazione o istruzioni da seguire, ovvero non è una “guida breve per l’uso”». «Qui – conclude – non c’è alcuna strumentalizzazione politica ma solo la messa in evidenza dell’incapacità intellettuale di riconoscere una svista macroscopica da parte dell’Amministrazione cittadina: infatti non c’è speranza che capiscano».