La sanità lombarda da leader al declino: ultima al Nord, verso l’insufficienza 

La Lombardia scivola verso il basso nelle classifiche sanitarie: undicesima in Italia e ultima nel Nord secondo il rapporto di Crea Sanità, suscitando critiche da parte del consigliere Samuele Astuti per le politiche che hanno favorito lunghe liste d'attesa e una spesa sanitaria in diminuzione

La Lombardia, un tempo leader indiscussa nel panorama sanitario italiano, oggi si trova in una posizione critica. Secondo il recente rapporto del Centro per la ricerca economica applicata in sanità (Crea Sanità), la regione è stata classificata all’undicesimo posto in Italia e risulta essere l’ultima tra le regioni del Nord. Questo risultato negativo è dovuto a una serie di fattori, tra cui le lunghe liste d’attesa, la spinta alla privatizzazione e una spesa sanitaria pro-capite inferiore alla media europea, in costante peggioramento.

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Samuele Astuti, ha criticato aspramente le politiche sanitarie degli ultimi anni, sostenendo che scelte insensate e una privatizzazione eccessiva abbiano portato la Lombardia a questo triste risultato. “Vent’anni fa eravamo ai vertici delle classifiche, ma oggi siamo agli ultimi posti tra le regioni del Nord”, ha dichiarato Astuti. L’autore del rapporto Crea Sanità ha evidenziato che sempre più persone rinunciano a prestazioni sanitarie essenziali a causa di problemi economici, liste d’attesa e altri fattori.

La situazione è così preoccupante che il consigliere Astuti ha annunciato l’avvio di una legge di iniziativa popolare, che ha già raccolto oltre cinquantamila firme e punta ad arrivare a centomila entro l’estate. L’obiettivo è riformare radicalmente il sistema sanitario lombardo per garantire migliori opportunità di tutela della salute per tutti i cittadini.