Un’altra pesante tegola per l’economia della nostra provincia. Ieri pomeriggio nella sede di Univa a Varese, i dirigenti della multinazionale americana Usag, controllata dal gruppo Stanley, hanno annunciato una ristrutturazione aziendale, a quanto è trapelato, piuttosto pesante, che riguarderebbe un’ottantina di lavoratori, sia operai che impiegati. La Usag negli stabilimenti di Monvalle e Gemonio, dove lavorano circa 300 persone, produce utensili di alta qualità, soprattutto indirizzati al settore auto. La crisi economica che ha colpito duramente quel settore continua a fare sentire purtroppo i suoi nefasti effetti.
Questa mattina nei due stabilimenti si terranno le assemblee dei lavoratori per fare il punto della situazione e per vedere come muoversi. A quanto è trapelato, la Usag non ha intenzione di chiudere né lo stabilimento di Monvalle e nemmeno quello di Gemonio. Ma il prezzo da pagare per i lavoratori è comunque molto alto. Il piano di ristrutturazione aziendale presentato ieri pomeriggio dai dirigenti della Usag è molto pesante e soprattutto quasi immediato. L’applicazione concreta del piano esuberi dovrebbe partire già tra qualche giorno, a cavallo della fine di settembre e l’inizio del mese di ottobre. Adesso si dovrà cominciare a parlare di ammortizzatori sociali e delle prospettive lavorative future degli esuberi.
La preoccupazione del sindacato è ovviamente molto forte. «Analizzeremo nel dettaglio il piano presentato dall’azienda durante le assemblee con i lavoratori – afferma Giuseppe Marasco della Fim Cisl – quello che possiamo dire a caldo è che si tratta di un piano di ristrutturazione pesantissimo, anche se i due siti dell’azienda sono salvi»
La Usag è un’azienda storica del nord del provincia, presente a Gemonio sin dal 1926, fondata dall’imprenditore Hermann Amos . Nel 1991, Usag, acronimo che sta per Utensileria Società anonima Gemonio entra a far parte del gruppo francese Facom Tools, successivamente del gruppo americano The Stanley Works e dal marzo 2010 del gruppo multinazionale Stanley Black&Decker. «L’azienda lavora molto con il settore auto e già questo spiega le difficoltà attuali, vista la gravissima crisi che ha colpito il settore auto – conclude Marasco – per non parlare anche del settore delle manutenzioni meccaniche, anch’esso legato a ciò che viene prodotto in Usag e colpito duramente dalla crisi economica». Questa mattina, a partire dalle 8.30, assemblea in fabbrica dei lavoratori sia a Gemonio che a Monvalle
Gemonio
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