La soluzione della crisi a Varese? Scorre dalla lezione del Ticino

VARESE La soluzione della crisi? Scorre dal Ticino. Dalla storia economica del passato del nostro territorio si possono ricavare indicazioni preziose per il presente e soprattutto per il futuro del Varesotto.

Si intitola “Alta Valle del Ticino; lo sviluppo economico (1815-1940)” il nuovo libro di Matteo Maggioni, edito da Macchione, riguardante la storia dell’economia di questa zona della provincia di Varese, racchiusa tra Arsago Seprio, Casale Litta, Casorate Sempione, Golasecca, Mornago, Sesto Calende, Sumirago, Somma Lombardo, Vergiate e Vizzola Ticino.

È lo stesso Maggioni, laureato in economia e commercio, di professione direttore di banca e residente a Golasecca, a fare un parallelismo tra l’economia locale di allora con quella attuale, provata dalla crisi internazionale.

«La storia ci insegna come al solito molto – osserva Maggioni – oggi come allora è finita un’epoca; non dimentichiamo che la fine del commercio fluviale sul Ticino, dovuto all’avvento della ferrovia, e la crisi agraria successiva, predisposero nei primi del Novecento questo territorio allo sviluppo dell’industria tessile cotoniera».

«Come diceva Einstein, anche se quella attuale è molto peggiore – continua – la crisi è una benedizione perché porta progressi; l’Alto Ticino è un territorio ricco che può uscire da questa situazione». Senza dimenticare i punti fermi come Agusta: «L’economia del territorio sta cambiando e dovrà cambiare per rilanciarsi proprio come in passato, quando siamo passati dalle barche agli idrovolanti».

L’autore farà la prima presentazione del libro il 21 novembre alle 18 a Sesto Calende.

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m.lualdi

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