Un euro troppo “salato” per i frontalieri. Il parcheggio di Piazza mercato a Lavena Ponte Tresa diventa a pagamento e subito scatta la polemica: i frontalieri non ci stanno e anche se è solo un euro, è comunque un euro di troppo. Anche perché moltiplicato per venti giorni lavorativi al mese e per dodici mesi va a significare una cifra di tutto rispetto.
Quella che nelle parole del sindaco era una semplice «tassa simbolica», una cifra modesta da versare per posteggiare l’auto, è stata intesa da alcuni varesini che lavorano in Svizzera come un obolo pesante da digerire.
Si era riusciti, grazie al progetto Interreg “il ponte che unisce”, che per quattro anni ha coinvolto e unito Lavena Ponte Tresa in Italia e Ponte Tresa in Svizzera, a fornire gratis l’affollato parcheggio di Piazza Mercato, così da agevolare l’uso del vicino treno per il trasporto dei pendolari, il cosiddetto “trenino dei frontalieri”.
Purtroppo l’accordo è terminato il 31 dicembre 2013 e il Comune del paese di confine si è visto, dopo qualche mese, a dover mettere un parchimetro con tariffa, minima ma intollerabile, sembra, per chi a lavorare ci va tutti i giorni. La direttiva che impone l’euro di parcheggio a chi intende lasciare l’auto in sosta tutto il giorno sarà vincolante dai primi di giugno, le prime due ore saranno gratuite con il disco orario e, come leggiamo dal cartello, si avranno forme di abbonamento agevolate da sottoscrivere negli uffici della polizia locale. Esacerbati da questo nuovo balzello alcuni frontalieri tengono a fare sapere il loro dissenso: «Piuttosto che pagare per tutto il mese parcheggiamo direttamente in cima alla montagna. Il Comune poi cosa ne fa dei soldi dei nostri ristorni?».
Pronta la risposta del primo cittadino Roncoroni: «Per quanto riguarda i ristorni, non tutti quelli che sostano sono cittadini di Lavena Ponte Tresa, quindi soldi da loro non ne entrano – risponde – Gli abitanti della nostra cittadina comunque non pagheranno nulla, a tutti gli altri verrà data la possibilità di abbonarsi ad un prezzo vantaggioso».
Al di là di ogni possibile polemica, il Comune di Lavena Ponte Tresa si dice aperto al dialogo con la vicina Svizzera per arrivare ad una soluzione congiunta al problema del traffico sul confine, auspicando tariffe agevolate per chi lascia l’auto in Italia e parte con il trenino. Una soluzione che potrebbe risultare gradita anche agli elvetici, che spesso in passato si sono lamentati del traffico inteso.
Grazie all’euro giornaliero si ipotizza di arrivare ad una cifra sufficiente per coprire le spese di pavimentazione, segnaletica e sicurezza dell’area di sosta interessata. È questo il primo passo per il Park and ride?
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