Bebe Vio ha cancellato l’immagine di lei in lacrime ai mondiali 2013 di Budapest quando la forza e l’esperienza delle avversarie, insieme al fatto che solo per il fatto di avere quattro protesi l’allora la commissione medica la giudicava al pari di chi ha braccia e gambe, l’aveva stoppata nelle qualificazioni. Bebe è tornata quest’anno sul luogo del “delitto”, sempre in Ungheria ma da Eger, prendendosi la rivincita più bella, vincendo una medaglia d’oro che vale il titolo di campionessa del mondo di fioretto.
Già campionessa d’europa nel 2014 e con in tasca il pass per le prossime paralimpiadi in programma l’anno prossimo a Rio de Janeiro, l’ex piccolina di Mogliano Veneto si è presentata all’appuntamento più importante per niente appagata, anzi. Nell’incontro decisivo, di fronte alla beniamina di casa Gyongy, la testa e il braccio di Bebe erano collegati senza interferenze tanto da trasformare la gara in poco più di un monologo. Con la medaglia d’oro al collo inizia la sua lunga volata verso Rio che oltre alla scherma comprende molto altro. Il primo di una serie di appuntamenti sarà quello di Varese il prossimo 2 ottobre per una serata incontro dove Bebe presenterà il libro “Mi hanno regalato un sogno” che a due anni di distanza dalla sua uscita continua a riscuotere un più che buono successo di vendita. Punto centrale della sua quotidianità resta la scuola di grafica dove può liberare tutto il suo talento arrivato alle orecchie del presidente del Rugby Varese Stefano Malerba che ha chiesto a Bebe di pensare e disegnare la maglia per la nuova stagione di tutto il settore giovanile biancorosso. E poi il suo grande impegno come una dei testimonial dell’associazione art4sport, fondata dai suoi genitori per promuovere e supportare la pratica sportiva per giovani amputati, che al momento può già vantare due atlete con in tasca la qualificazione per Rio 2016, con Bebe, anche la canoista bresciana Veronica Plebani. Di questo e molto altro si parlerà venerdì 2 ottobre, alle 20.45, nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria in Via Ravasi, a Varese, dove i varesini potranno incontrare la neo campionessa del mondo di fioretto paralimpico, che in realtà è molto, molto di più.